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Donato Di Giovanni e quel meraviglioso negozio Singer a Teramo....

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Un padre e il suo cuore. Quando l'esempio supera la vita e diventa presenza. Marco Di Giovanni ha voluto dedicare a suo padre Donato, il suo grazie per avergli insegnato a essere un uomo, per aver compreso nella mancanza, quel forte amore che viveva in ogni insegnamento, in ogni fatto, in ogni giorno, negli occhi di un bambino che ha imparato il mondo attraverso gli occhi di un genitore, di una famiglia. Noi ospitiamo la sua pagina di diario con orgoglio e vita.

Papà 25 settembre 2004 - 25 settembre 2024, 20 anni che te ne sei andato. Sono già passati 20 anni. Il tempo passa ma i ricordi restano, anzi restano quelli belli, il tempo in effetti ha affievolito le immagini delle sofferenze legate alla malattia degli ultimi anni. Resta il ricordo delle tante cose vissute insieme soprattutto da bambino. Corso San Giorgio 84 negozio Singer, il Tuo posto dagli anni 60 agli anni 90 il Tuo negozio, il nostro punto di riferimento per tanti anni, i meravigliosi anni 80 e 90.

Ricordo da bambino la Tua Fiat 124 Special grigia.
Ricordo quando da bambino venivo con te all’allora Banca Popolare dell’Adriatico o alla Tercas ricordo quei banconi enormemente alti e grandi per me bambino, e quei pacchi di carte che portavi, più tardi avrei scoperto il nome le riba, ricordo ancora quando insieme ci recavano nei vari locali per trovare lo studio dove  avrei iniziato la pratica professionale, l’inizio del mio lavoro, della mia attuale professione.

Papà quante cose avrei voluto dirti e non ti ho detto, quanti abbracci avrei voluto darti e non ti ho dato. Quante cose avrei potuto imparare da Te e non ho imparato ed oggi avrei voluto imparare, dall’orto, all’olio di oliva.

Mi hai lasciato che ero un ragazzo oggi sono un uomo e a mia volta sono un papà ma i ricordi di bambino tornano con nostalgia positiva.
Mi dispiace che non hai potuto conoscere mio figlio chissà cosa vi sareste detti. Che nostalgia papà per il Tuo mondo per il mio mondo di bambino, ricordo i tuoi contratti con la stretta di mano, le tue chiacchiere, la facilità con la quale stringevi amicizia, il tuo carattere estroverso, le tante persone che conoscevi, che ti stimavano.

Sai queste attitudini un po’ te le invidio Papà io con il mio carattere introverso. Mentre scrivo mi ricordo, ricordo quando già malato dovevi rinnovare la patente ed eri preoccupato se non te la rinnovavano; ricordo che siamo andati insieme alla scuola guida e ricordo la tua felicità quando tutto è andato bene e ti hanno rinnovato la patente; che bello il tuo sorriso e la tua felicità.

Siamo usciti dalla scuola guida entrambi un po’ bambini.
Dopo poco purtroppo non hai potuto più guidare ma che bella quella tua felicità.

Ciao Signore della Singer, Ciao Papà…….e saluta anche Mamma che quasi 3 anni fa ti ha raggiunto lassù.

Il tuo Marco, i tuoi figli, la tua famiglia. 

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