Si legge sul quotidiano sanità.
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Autonomia differenziata. Fmt: “Rischia di essere il de profundis per la sanità pubblica e universale” Grande preoccupazione espressa dalla Federazione dei medici territoriali. Esposito: “Prima la riforma del Titolo V, ora l’autonomia differenziata, questo malinteso regionalismo mette a rischio la qualità dei servizi sanitari per i cittadini e aumenta le disparità tra poveri e ricchi, tra sud e nord”.
Sandro Mariani, presidente della commissione vigilanza in Regione Abruzzo, attacca Marsilio e la Verì, per il silenzio sul voto dei parlamentari del centro destra per l' Autonomia Differenziata. Mariani sottolinea la differenza di indipendenza e di coraggio tra Marsilio e i suoi colleghi Presidenti regionali del centro destra. IL riferimento di Mariani era per Roberto Occhiuto, presidente della Calabria, "Non so se i minimi vantaggi elettorali che il centrodestra avrà al Nord, compenseranno la contrarietà e le preoccupazioni che gli elettori di centrodestra hanno al Sud. Questa norma andava maggiormente approfondita e la discussione doveva svolgersi in modo sereno: comprendo le ragioni dei deputati calabresi di Forza Italia - Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo - che hanno deciso di non votare questa legge. È stata una loro scelta, che ho condiviso. Temo che il centrodestra nazionale abbia commesso un errore, del quale presto se ne renderà conto”. Mariani cita anche il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi (Forza Italia) "Continuiamo a sostenere" che l'autonomia differenziata "non possa non avere come fattore di riequilibrio dei territori un intervento sulla riduzione dei divari infrastrutturali. Condividiamo inoltre le perplessità già espresse da alcuni esponenti di Forza Italia, come il governatore calabrese, Occhiuto, in ordine all'accelerazione che si è voluto imprimere al processo legislativo, quando si sarebbe potuto migliorare ulteriormente il provvedimento”.
Ascoltate Sandro Mariani https://www.youtube.com/watch?v=c81ewQJnAzg
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Concordo pienamente con Mariani. Diamoci una svegliata o per curarci dovremo andare nelle Marche e anche più a nord.
Basta andare nelle marche, non vedo il problema......
Non dovete andare fuori regione altrimenti aumentate la mobilità passiva della Asl di Teramo peggiorando ancora di più questa situazione critica.
Per Arturo. Il problema è dover andare nelle Marche anche per prestazioni da pronto soccorso. Quando hai un codice rosso ed il pronto soccorso dei tuoi ospedali non ti da assistenza penso che poi anche tu lo vedi il problema.
Basta non sprecare i soldi o gonfiare gli appskti come hanno sempre fatto dal 1945 ad oggi. Semplice: responsabilità e parsimonia.
Finita la pacchia .
Per bastiancontrario2. Giusto eliminare sprechi ed inefficienze ma qui si andrà a ledere il diritto alle cure dei cittadini solo per favorire i privati. Il giochino è chiaro. La pacchia è finita solo per i poveri cittadini che dovranno rivolgersi alle strutture private per tutto. Per la sanità privata la pacchia aumenterà esponenzialmente . Pover a nù.
L'autonomia differenziata si configura come un'arma di distruzione di massa per le regioni dove l'accesso ai vertici è determinato da raccomandazioni e appartenenze politiche, condannandole a un declino inesorabile.
Basta con l'assurda pretesa di meritare tutto senza sforzo! La competenza deve essere il faro che guida le nostre scelte, non le simpatie o le tessere di partito.
La solidarietà non è un bancomat da cui prelevare senza scrupoli. Deve essere nutrita da comportamenti responsabili e coerenti, non da atteggiamenti dissennati che ci affossano tutti.
I nostri territori languono sotto il peso di un'incompetenza pervasiva che ad esempio, in ambito sanitario, ha generato una mobilità passiva da far rabbrividire. La Regione Marche ne è l'emblema, ha risanato i propri conti a spese dell'Abruzzo, vittima di questa emorragia di risorse economiche.
Solo chi ha perso il lume della ragione non capisce che investire in strutture e professionalità di alto livello è un atto di saggezza economica, non un inutile spreco. Un investimento che, nel lungo periodo, genera risparmi e non solo costi.
Basta con il vittimismo e il lamento sterile! Meritiamo un futuro migliore, ma questo futuro non ci verrà consegnato su un piatto d'argento. Dobbiamo conquistarlo con il duro lavoro, la meritocrazia e il senso di responsabilità.
Solo l'affermazione della competenza e della meritocrazia può salvarci dalla deriva.
Svegliamoci prima che sia troppo tardi!