Salta al contenuto principale

I Carabinieri di Teramo arrestano il titolare di un Bar e un altro uomo per spaccio.

di Giancarlo Falconi
1 minuto

I carabinieri della Sezione Operativa del NOR della Compagnia di Teramo hanno tratto in arresto, su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Teramo, richiesta della locale Procura della Repubblica, due uomini perché ritenuti presunti responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.

Le investigazioni iniziate da tempo e portate avanti dai carabinieri di Teramo , consentivano di ricostruire:  una fiorente attività di spaccio espletata  da un uomo italiano titolare di un bar che oltre a fornire stupefacente permetteva di farne uso all’interno del suo esercizio, nel corso delle attività sono state riscontrate dieci cessioni di stupefacente del tipo “cocaina”; una collaterale attività di spaccio nei pressi del medesimo esercizio da parte di uno straniero che cedeva sostanze stupefacenti  del tipo cocaina e hashish, in seno alle attività sono state riscontrate sei cessioni di stupefacenti.

Le indagini, durate alcuni mesi, si sono basate su attività tecniche, riscontri diretti e indiretti, acquisizione e studio delle videoriprese degli impianti di video sorveglianza sia pubblici che privati, perquisizioni personali, domiciliari e veicolari con conseguenti sequestri di stupefacenti.

Nel corso dell’esecuzione delle misure, a cui ha partecipato l’unità cinofila del Nucleo Carabinieri Cinofili di Chieti, all’interno dell’esercizio pubblico nella disponibilità di una dipendente e di un cliente venivano rinvenuti delle piccole quantità di stupefacente del tipo cocaina e hashish.

I due arrestati al termine degli adempimenti di competenza sono stati associati al carcere di Pescara.

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Credo, a questo punto, sia doveroso pubblicare i nomi. Questa gente va identificata dai cittadini onesti. E ne va anche della sorte dei nostri figli. Certe catene vanno spezzate senza se e senza ma.

Sono d'accordo con Barbara

La pubblicazione dei nomi, preceduta e seguita in caratteri cubitali, e pure sottolineata, dall'enunciazione del principio di presunzione di non colpevolezza fino a sentenza definitiva, potrebbe avere una valenza preventiva del fenomeno dal non sottovalutare