Una storia di cronaca sanitaria che dovrebbe risalire ad almeno due mesi fa. Etichettatura non conforme, sequestro di prodotti alimentari o sottoprodotti per cucinare, in due esercizi commerciali gestiti da cittadini cinesi nella zona della Vibrata in provincia di TEramo. Da ulteriori analisi l'asl di Teramo avrebbe riscontrato la presenza del virus della peste suina (il virus non si trasmette all'uomo neanche attraverso l'ingestione di carne eventualmente infetta.) Materiale distrutto e nota relativa al Ministero. L'inchiesta e la massima attenzione riguarderebbe tutto il territorio nazionale.
Il plauso va comunque alla catena di controllo tra Nas, operatori asl e Izs.
Ricordiamo l'importanza di segnalare eventuali dubbi alimentari e sempre le carcasse di animali selvatici investiti o deceduti che potrebbero essere portatori di zoonosi come per esempio epatite E (HEV), il virus dell'influenza suina, quello dell'encefalite Giapponese e la trichinellosi).
In Italia i sequestri di prodotti di origine animali con la presenza del virus della peste suina hanno quasi sempre riguardato alimenti di origine cinese.
20 febbraio 2024.
A Bologna, i Carabinieri del Nas hanno sequestrato oltre un quintale di prodotti alimentari non regolari in un magazzino di una ditta cinese. Dalle successive analisi è emerso che in alcuni snack era presente il virus della peste suina"
13 Marzo 2024.
I carabinieri del Nas di Padova hanno denunciato un cinese, gestore di un esercizio commerciale di alimenti etnici della zona Camin di Padova, per aver messo in vendita carne contaminata dal 'virus della peste suina'. All'uomo è stato anche contestato un illecito amministrativi per 6.500,00 per omessa rintracciabilità, condizioni igienico sanitarie carenti e etichettatura non conforme, disponendo il blocco ufficiale di due celle frigorifere "abusive" e il contestuale sequestro di kg 2490 di alimenti di origine animale per rischio sanitario".
Massima attenzione e la necessità di fare rete con le autorità competenti.
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