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Carabinieri: Il Nucleo Operativo di Teramo esempio nazionale per le indagini contro le truffe

di Giancarlo Falconi
3 minuti

La notizia si legge nella notizia.
Il nucleo operativo della Compagnia dei Carabinieri di Teramo ha raggiunto un numero record ( oltre 45 in 9 mesi) in Italia per le truffe risolte e per i truffatori identificati e arrestati.
I dati raccontano di un pool nato dall'esperienza sul campo.
Specializzato attraverso la lettura dei tabulati, delle intercettazioni, dall'installazione di telecamere, dai riscontri oggettivi e dalla radicazione di fonti sul territorio abruzzese.
L'ultima operazione ( due arresti ) rappresenta la sintesi di quanto gli uomini del nucleo operativo dei carabinieri di Teramo siano riusciti a garantire in termini di sicurezza per la Città di Teramo.
Oltre 45 truffe risolte in nove mesi rappresentano un vero e proprio unicum nel territorio nazionale. 
Un esempio di alta specializzazione che dovrebbe fare scuola. 

I Carabinieri  del nucleo operativo di Teramo intendono anche portare la loro esperienza a servizio della prevenzione attraverso incontri con le parti più deboli della società, anziani in primis.
 Quali sono le più comuni truffe?


 

La truffa «delle banconote».

I truffatori entrano in azione quando l’anziano va alla posta o in banca a ritirare del denaro o la pensione. Appena esce lo intercettano, presentandosi come dipendenti dell’agenzia incaricati di controllare il numero di serie delle banconote appena prelevate. Il falso dipendente finge di controllare i numeri di serie in cerca di un errore inesistente e scambia le banconote vere con quelle false.

La truffa del “pacco”.

In questo caso i truffatori si presentano a casa della vittima, e dicono di dover consegnare un pacco, con della merce ordinata da figli o parenti. Per ritirare il pacco, però, agli anziani viene chiesto di pagare una somma, che ovviamente finisce nelle tasche dei delinquenti.

La truffa “della lotteria”.

La truffa arriva via posta: la vittima riceve una lettera che annuncia la vincita di un premio ad una lotteria. Per riceverlo, però, l’anziano deve inviare dei soldi con un vaglia postale, per sostenere le spese necessarie alla spedizione e al ritiro.

Finte donazioni o eredità.

In questo caso i truffatori agiscono in coppia e spiegano all’anziano che, per entrare in possesso della donazione o dell’eredità ricevuta da qualche fantomatico benefattore, è necessario perfezionare l’atto di trasferimento presso un notaio. Il notaio, ovviamente, esigerà il pagamento di una parcella e i delinquenti accompagnano la vittima a ritirare i soldi e poi fingono di portarla in auto dal notaio. Poi, con un pretesto, l’anziano viene fatto scendere dall’auto e i truffatori fuggono col denaro.

Falsi dipendenti Inps, Enel, Telecom.

Ma anche falsi elettricisti, poliziotti o idraulici. Quando individuano un anziano che vive solo, i truffatori cercano di introdursi nella sua casa presentandosi con finte qualifiche professionali. Il passo successivo è sottrargli del denaro per finti contratti o inesistenti prestazioni a domicilio.


La prevenzione migliore?
Collaborare attraverso segnalazioni e denunce.
L'unica vera arma di una società civile. 

 

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