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La Sanità abruzzese rischia il commissariamento per 68 milioni di euro...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

L'aveva annunciato il Presidente della commissione vigilanza, il consigliere regionale, Sandro Mariani. La Sanità abruzzese rischia il commissariamento. 
Tutto è stato certificato dal collegio dei revisori dei conti che suggella una cifra monstre, 68 milioni di euro.
Scrive, Giovanni Cavallari, consigliere regionale di Abruzzo Insieme "  il Governo regionale solo pochi giorni fa si mostrava sicuro di risolvere facilmente il problema, quantomeno temporaneamente: se, sminuendo l'entità del disavanzo, in Commissione sanità proponeva ottimisticamente una manovra straordinaria di 19 milioni di euro, fatta di risparmi e favoleggiati avanzi di bilancio, oggi, dopo la bocciatura del Collegio dei revisori dei Conti i freddi numeri dicono che c’è la necessità di reperire più di 68 milioni di euro. E in fretta".

Lo spettro di un commissario ad acta per il piano di rientro potrebbe frenare ogni tentativo di ridurre le liste di attesa e di acquistare tecnologia  nuova per gli ospedali. " 

Il commissario "è tenuto  ad  effettuare  una   verifica straordinaria sull’attività dei  direttori  generali  delle aziende sanitarie, delle aziende ospedaliere e  delle  aziende  ospedaliere universitarie, ai  sensi di quanto disposto dall’articolo 2 del decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 171. La verifica è volta altresì ad accertare se le azioni poste in essere da ciascun direttore generale sono coerenti con gli obiettivi di attuazione del piano di rientro, anche sotto il profilo dell’eventuale inerzia amministrativa o gestionale. Il commissario ad acta, nel caso di valutazione negativa del direttore generale, previa contestazione e nel rispetto del principio del contraddittorio, provvede motivatamente, entro quindici giorni dalla formulazione della predetta contestazione e senza i pareri di cui all’articolo 2, commi 4 e 5, del decreto legislativo n. 171/2016, a dichiararne l’immediata decadenza dall’incarico, nonché a risolverne il relativo contratto." 

Vedremo come l'ass. alla Sanità ( non eletta) Nicoletta Verì  confuterà questi dati. 


 

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Commenti

Ottimi amministratori. Ma non eravamo appena usciti da un commisariamento?