Anche se non ce lo ha chiesto nessuno, ve lo diremo ugualmente. Stiamo male. Stiamo
male, perché ci è stata tolta la casa e non sapremo quando potremo rientrarvi. Stiamo male perché ancora una volta siamo noi a pagare i vostri errori. Stiamo male perché non ci sentiamo considerati.
Stiamo male per colpa vostra. Voi adulti, in “quella stanza”, avete fallito; avete fallito nel momento in cui avete reso la SUPERFICIALITA’ padrona delle vostre
decisioni. Avete fallito perché avete leso il nostro diritto allo studio, perché non avete
considerato l’importanza che ha quell’edificio e perchè non vi siete resi conto di aver
decretato, con le vostre azioni, la morte di una città, TERAMO.
Un luogo, un nome, un simbolo univoco. Il futuro della nuova classe lavoratrice e dirigente non può essere pregiudicato e condannato in questo modo, con queste decisioni sommarie
e non definitive.
Le nostre voci non possono essere ignorate. Siamo qui, non per protestare a vuoto, ma
perché ci è stato tolto il diritto fondamentale di crescere e apprendere in un ambiente sicuro
e dignitoso. È chiaro che la superficialità delle vostre decisioni ha causato questo disastro,
ma non siamo solo vittime, siamo parte attiva di questa città, e le nostre parole devono
contare. Non accetteremo di essere etichettati come ragazzi inconsapevoli, perché
sappiamo bene per cosa lottiamo e per quali motivi lo facciamo.
“Siamo ragazzi ovattati, protetti dai genitori, siamo giovani che non sanno per cosa
protestano e se lo fanno, senza un motivo valido”. Queste sono le parole pronunciate dal
presidente della Provincia, durante un incontro avvenuto la settimana scorsa con alcuni
genitori e ragazzi. Siete d’accordo con il Dott. D’Angelo? Perché se ci avete etichettati così,
non ci avete guardato, non ci avete osservato a fondo, ergo, non vi interessiamo. Siamo
ragazzi con valori, interessi e sogni per il futuro. Anche noi siamo parte di questa città e di
questo paese e non possiamo essere ignorati. Siamo scesi in piazza, abbiamo organizzato
iniziative, ci siamo fatti sentire a gran voce, per dei motivi ben precisi e soprattutto
validissimi. Dobbiamo anche giustificarci? Diciamocelo, tutta questa situazione sembra uno
spettacolo, una recita, un teatrino in cui però noi studenti siamo le marionette. Pensavate
che saremmo rimasti in silenzio, vittime della vostra superficialità? No.
Trentacinque minuti di lezione non possono chiamarsi tali, soprattutto in vista degli esami di
maturità e peraltro non consentono il raggiungimento del monte ore previsto. Per non parlare
della noncuranza rivolta in particolare nei confronti di alcuni indirizzi specifici.
Sono state stravolte le abitudini giornaliere di centinaia di famiglie e ragazzi, anche con il
ricollocamento in altre sedi, perché costrette a rivedere le proprie organizzazioni, con
conseguenze anche economiche e disagi logistici.
Sono stati lasciati senza casa sessanta convittori o, nella migliore delle ipotesi, dislocati in
posti non facilmente raggiungibili.
È’ stata colpita al cuore l’economia del centro di Teramo.
Decreterete la fine del Liceo Delfico, a causa di iscrizioni che crolleranno per il prossimo
anno se non si dovesse rientrare subito in quella struttura.
Pensate sia possibile che il nostro Liceo Delfico, ultimo baluardo della cultura teramana,
diventi l’ennesimo rudere abbandonato nel cuore pulsante della nostra città?
Adulti, voi dovreste essere il nostro faro, il nostro esempio: volete davvero insegnarci che la
passiva rassegnazione a tanto sia la normalità?
Sapete che l’unica soluzione accettabile e degna è il Delfico, vero?
Vogliamo rientrare, in sicurezza, in quella scuola, ma il prima possibile.
I rappresentanti del Delfico
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Commenti
Ragazzi io vi AMMIRO, state lottando per il vostro Diritto allo Studio e perché vi sono state tolte tutte le Attivita Pomeridiane Ricreative e Sportive!!!!
Il Sig. D'ANGELO dovrebbe solo prendere ESEMPIO da VOI!!
Non credete alle sue Parole sono Vuote e prive di Valore.
SPERO anzi sono SICURA che il DELFICO riaprirà in sicurezza presto intanto vi auguro tutto il BENE possibile e vi chiedo scusa come Adulto ......
I dirigenti scolastici, sapevano del ricorso già da diversi mesi e cosa hanno fatto? Nulla!!! Hanno messo la testa sotto terra come gli struzzi ed ecco cosa è successo.... bell'esempio per gli studenti
Bravi! Bravissimi !!!
Altro che ovattati!
Forza ragazzi ! È l'occasione giusta per dimostrare che la vostra generazione porterà al cambiamento questa società in degrado....voi che avete la fortuna di studiare la cultura classica, che pone al centro dell'universo l'uomo e i suoi sentimenti e non il denaro e il potere, che oggi sembrano gli unici interessi che muovono il mondo...
E la protezione dei genitori??? Un atto legittimo e moralmente indiscutibile tanto più che forse la maggior parte degli studenti è minorenne e quindi è un obbligo dei genitori rappresentarli avanti alle istituzioni e se serve proteggerli.
Ragazzi continuate la vostra battaglia perché ha un motivo ed un valore, colui che vi giudica dovrebbe riflettere sul ruolo che occupa svolgendo con più impegno il mal funzionamento di questa provincia
Hanno pienamente ragione.
La politica ha fallito in primis.
Ancora non si dimette nessuno?
DIMISSIONI IMMEDIATE di chi ha fallito
Cari studenti, siete gli stessi che, durante il covid, scrivevano sugli striscioni "andrà tutto bene" e si piegavano alla scuola a distanza, alle mascherini, ai vaccini obbligatori, al coprifuoco.
Adesso siete contenti, è andato tutto bene?
E allora adesso andate a scuola a monculo... poi si vedrà.
Bambocci, studiate invece di manifestare.
Cari studenti, è una gioia sentirvi protestare: fatelo fino a quando sarete liberi di farlo. Gli adulti non lo sono, non tutti almeno: sono schiavi di compromessi e terrorizzati dall’idea di poter perdere terreno, potere, consenso, soprattutto in campo politico.
Non aspettatevi nulla, non credete a chi promette e non confidate nella speranza: cambierà soltanto ciò che voi deciderete di cambiare se rimarrete depositari del pensiero libero, autonomo e indipendente.
Vi saluto con un piccolo suggerimento: meno vittimismo e più spavalderia, perché voi avete ragione.
Invece di ringraziare chi ha deciso di chiudere il Delfico per ragioni di sicurezza per il vostro bene vi lamentate pure! Se volete studiare potere farlo anche in un'altra sede scolastica. Ma andate a scuola e prendete i libri invece di lamentarvi. Viziatelli!