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Valdo & Ilaria. Insieme per ricordare al sindaco D'Alberto il rispetto del voto e della riconoscenza...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Mille voti in due. Numeri in ribasso se si vanno ad aggiungere all'indotto politico di una lista civica e di una serie di associazioni. Tremila cittadini teramani. spazzati via con freddezza e cinismo dopo aver tenuto in uno stato di mortifero imbarazzo la Città Capoluogo ferma per oltre 50 giorni. Valdo Di Bonaventura ricorda i sei anni da assessore tra il I e il II secondo D'Alberto, lo stesso Gianguido che fu proposto da Di Bonaventura e Marroni per la candidatura a sindaco. Valdo ha dalla sua parte la gente, quella stessa Gente che D'Alberto ha snobbato per ascoltare Cavallari, Core, Filipponi e il Presidente della Provincia, Camillo D'Angelo.
Il risultato? Il centro sinistra non è più centro sinistra e  quando un sindaco perde la memoria di se stesso, quei valori che hanno trascinato una Città ad abbracciarlo, non ci sono più i presupposti per andare a votare. Si perde tutto. Vi ricordate Giovanni Cavallari? Fu un avversario del sindaco D'Alberto. Nominato poi vice sindaco e aiutato a diventare consigliere regionali. La riconoscenza al contrario.
Ilaria De Sanctis? Il sociale elevato all'umanizzazione. 
Valdo e Ilaria scenderanno in campo Giovedì 27 davanti al comune di Teramo  per una protesta pacifica fatta da magliette, cartelloni, un bel megafono, tanta passione e la loro gente.


Ascoltate Valdo Di Bonaventura https://www.youtube.com/watch?v=bnmpQsf7xog
 

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Commenti

Un autogol ci può stare, due mi sembra siano troppi.
Non è una bella pagina di democrazia per la nostra città.

Mi dispiace per lui umanamente, ma se il Sindaco più inutile della storia di Teramo è una sua creatura allora ben gli sta'.Tutti stanno passando i guai, ed è giusto che li passi anche lui

Che Valdo facesse anche Politica, nn solo obbedire sempre.
Si Metta a fare opposizione Ed alle prossime elezioni votare contro

Poveretti
Povera Teramo

Sono d'accordo sulla de Sanctis, ma su di Bonaventura? Ha fatto tutto da solo, ha provato il salto alla regione ed è finito male. Sapeva cosa rischiava, sapeva che aveva un impegno con i cittadini e che sarebbe stato sollevato dall'incarico. Non mi pare neanche rispettoso del suo gruppo