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Ecco lo stato della Sanità abruzzese con l'incubo dell'autonomia differenziata...

di Giancarlo Falconi
4 minuti

Avete letto l'ultimo rapporto Crea sullo stato di salute della Sanità nelle regioni italiane?
L'Italia risulta così divisa: Veneto, Piemonte, Bolzano e Toscana (oltre 13,3 milioni di abitanti) al massimo della forma con con livelli complessivi di tutela della salute migliori dalle altre e con un indice di performance che supera il 50% del livello massimo (rispettivamente 60%, 55%, 54% e 53%). Friuli-Venezia Giulia, Trento, Emilia-Romagna, Liguria, Valle d’Aosta, Marche e Lombardia (19,3 milioni di abitanti) promosse, con la formula è intelligente ma si potrebbe impegnare di più e la “sufficienza” configura livelli di performance tra 45 e per 50 per cento. “Rimandate” con livelli tra il 37% e il 44% Sardegna, Campania, Lazio, Umbria, Abruzzo e Puglia (circa 18,9 milioni di abitanti). Insufficienti (livello di performance inferiore al 35%) Sicilia, Molise, Basilicata e Calabria (circa 7,5 milioni di abitanti).

LA Regione Abruzzo rimandata?
LA realtà supera la fantasia.
Ultimo comunicato dell'ass. alla Sanità, Nicoletta Verì.


"Entrando nel dettaglio delle misure adottate, la Asl 201 Avezzano – Sulmona – L’Aquila ha orientato le proprie politiche di risparmio sui costi interni per un totale di circa 10,1 milioni di euro in cui si evidenzia come la spesa farmaceutica è stata ridotta di 2,8 milioni, quella per beni e servizi di 3,9 milioni, mentre gli accantonamenti vari sono stati rideterminati in circa 1 milione. Inoltre, si è posta attenzione sui costi esterni, che sono stati ridotti di 1,5 milioni, e sulle poste straordinarie, con un miglioramento stimato di 18,2 milioni.
La Asl 202 di Lanciano – Vasto – Chieti ha focalizzato le proprie manovre di efficientamento su una riduzione complessiva dei costi interni per circa 16,5 milioni, di cui 11,9 milioni di euro di risparmi sulla spesa farmaceutica, di 4,5 milioni sui beni e servizi. A dette manovre se ne aggiunta un’altra di 3,8 milioni sui costi esterni.
La Asl 203 di Pescara, ha orientato le proprie manovre di efficientamento principalmente sulla riduzione di beni e servizi per 4,5 milioni a cui si aggiunge un rideterminazione dei valori della mobilità per circa 19 milioni.
La Asl 204 di Teramo ha proceduto con una rideterminazione dei ricavi di circa 7,2 milioni inizialmente sottostimati, oltre a una riduzione dell’utilizzo dei contributi in conto esercizio per investimenti per circa 5,4 milioni. Con riferimento ai costi interni, ha proceduto alla  rideterminazione degli accantonamenti per circa 4,6 milioni, che hanno contribuito a mitigare l’incremento di altri costi, ottenendo un saldo finale positivo di circa 2,1 milioni. Inoltre, sono stati rivalutate alcune poste della gestione straordinaria con un miglioramento stimato di 4,5 milioni.
I piani, una volta acquisiti al protocollo regionale, saranno sottoposti al vaglio degli uffici del Dipartimento Salute della Regione a partire da lunedì prossimo. Qualora i piani non risultino conformi agli indirizzi stabiliti dalla legge, le ASL avranno trenta giorni di tempo per apportare le modifiche necessarie e
ripresentarli".

Crea studierà anche gli effetti che avrà l'autonomia differenziata sulla Sanità.
"Nella prima fase di implementazione, sono state calcolate e poi comparate, per il periodo 2017- 2022, le dinamiche su dieci indicatori scelti dal Panel di esperti in gruppi di Regioni: il gruppo delle Province/Regioni Autonome o a statuto speciale (Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige con Trento e Bolzano) raffrontato con il gruppo di quelle in Piano di rientro (Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia, Sicilia) sempre verso le altre e quello delle Regioni che hanno richiesto l’autonomia differenziata nel 2017 (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna), ancora una volta verso le altre.  ( approfondisci).

Si calcola che l'autonomia differenziata acuirà  maggiormente le differenze economiche tra le regioni del Nord e del sud per quanto riguarda i finanziamenti alla Sanità e al mondo scolastico non tralasciando tutti gli altri riferimenti di vita quotidiana.
La domanda rimane sempre la stessa e si ripeterà all'infinito.
Cosa ne pensano il Presidente e i Parlamentari della Regione Abruzzo di questa legge?
I Parlamentari che l'hanno votata?

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