Finalmente la Teramo politica, (polli)tica, ha scoperto Michele Raiola.
1 voto in più di Paolo Di Sabatino e di Piergiorgio Passerini, lontano anni luce dal rispetto che si deve al suo capogruppo, Simone Mistichelli e al fondatore della lista Civica, Valdo Di Bonaventura.
IL suo comunicato non è solo offensivo ma è un attacco becero nei confronti del gruppo, mostrando il suo vero volto e facendo comprendere quanto avesse politicamente espresso in questo primo anno.
Il nulla in assoluto come dimostra la sua classica seduta rispettosa in consiglio comunale.
Vi lascio alla lettura del suo comunicato per una chiave di lettura che presto vi racconteremo in ogni dettaglio. Indovinate chi ha incontrato il giovane vecchio Raiola prima di scrivere?
Rimango esterrefatto dalla notizia, comunicatami dallo stesso Valdo Di Bonaventura
nella giornata di ieri intorno alle 13, circa la sua esclusione dalla Giunta Comunale
dopo sei anni di continuo e duro lavoro profuso per la città e per noi tutti cittadini con
grande senso umano e di passione.
Il nostro gruppo, Teramo Vive, non può tirarsi indietro di fronte alla forte necessità di
un confronto serio e a tratti duro, vista la grande responsabilità di questo risultato,
che penalizza un progetto nato ben sei anni fa e che porta, su tutti, proprio il nome di
Valdo.
Come gruppo consiliare avremmo bisogno di guardarci negli occhi e dirci come
stanno davvero le cose, perché per essere chiari nei confronti dei cittadini bisogna
essere chiari prima tra di noi.
Ad oggi posso dire che ancora non abbiamo avuto questo confronto, che sarebbe
stato più consono fare tempo fa, ma che dovrebbe esserci ad ore. Non posso far
altro che incitare perché questo avvenga nella più sincera trasparenza.
Io sono cresciuto nella convinzione che la politica debba avere al centro la coerenza
e questo caso merita che si metta nero su bianco se c’è o meno unità di intenti, che
parta innanzitutto dalla figura e dalla persona dello stesso Valdo, passando per i
temi che hanno composto il programma di Teramo Vive e della stessa coalizione del
Sindaco D’Alberto, senza disdegnare una divisione delle strade con chi non senta
più la necessità di perseguire il percorso prefissato.
Michele Raiola
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