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MIa figlia soffre di anoressia: mio figlio è bulimico e quel meraviglioso reparto di Giulianova...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Qual è il modo migliore per controllare la Sanità? Sedersi, ascoltare e vivere le lunghe ore che si ripetono all'infinito nei reparti ospedalieri.
U.O.S. EPATOLOGIA e CRR FISIOPATOLOGIA DELLA NUTRIZIONE. Responsabile la d.ssa Maddalena Paolini.
In sala di attesa ho sentito il respiro di una mamma; la consapevolezza di un padre che finalmente ha compreso il problema; una psicologa che saluta nel dopo visita i genitori con un sorriso, una educazione, una empatia,  un rispetto che regala speranza e lo sguardo di una giovane ragazza che pur all'inizio di un lungo percorso, vede un po' di luce e di comprensione. Non è più sola.
Sapete quanto è difficile e complesso far comprendere ai genitori che sua figlia o suo figlio hanno disturbi alimentari che se portati allo stremo, possono condurre alla morte? ( +30% nel 2023. I decessi in Italia 3780 : Ne soffrono 4 milioni di persone)
Nelle ultime settimane a Teramo si è svolto un convegno molto importante sui disturbi dell'alimentazione, in cui insegnanti, psicologi,  scrittori, hanno affrontato e raccontato il problema in maniera diretta. Paola Salvatore, docente al Di Poppa Rozzi racconta la sua storia senza veli, senza ma, senza alcuna rete se non una lettura di se stessa, attraverso uno specchio, la terza persona. Gli fu detto che aveva solo una settimana di vita.  Ascoltatela https://www.youtube.com/watch?v=RniUgYrgpLE
In quell'ora dove attendevo i miei genitori, il reparto della d.ssa Paolini ha dispensato, diagnosi, cure, attenzioni, umanità e professionalità. L'importanza del medico, delle infermiere, delle  psicologhe ( Sicuramente sotto organico e ci vorrebbe una psicologa in  ogni reparto, per favore, in ogni reparto) del passo dopo passo e quell'accompagno all'ascensore, ci hanno mostrato un lavoro che sarebbe eccellente con più mezzi e personale.
Ci lavoriamo? In fondo è solo una discorso tra la vita e la morte dei nostri ragazzi che clinicamente hanno subito il trauma della pandemia covid, dove la loro adolescenza è stata defraudata da due anni di chiusure e isolamento. Colpa nostra. 

 

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