Salta al contenuto principale
|

Leggete questa lettera. Storia di una mamma teramana e di come è uscita dalla tossicodipendenza...

di Anonimo
2 minuti

Caro Giancarlo grazie per questa battaglia contro la droga che stai cercando di vincer,
grazie per la voce che emetti per tutti noi,
grazie per cercare un po’ di ordine e pulizia in questa città che amo,grazie!

Sono una donna di 38 anni spostata e con due bimbi meravigliosi,ora....sono una donna che ama la vita,
ora,sono una madre amorevole e paziente,
ora,sono una moglie ligia ai doveri di casa (in realtà sono dei piaceri),
ora, sono una figlia che chiede scusa ai suoi genitori continuamente,
ora,sono un amica che sa abbracciare e ascoltare,
ora,sono una donna che adora guadagnarsi i soldi onestamente,
ora, si ora perché fino a 10 anni fa ero una tossicodipendente di eroina,un cadavere,uno zombie,una donna cinica ed egoista capace di picchiare la madre e rubare in casa, una figlia perfida e distante,
un' amica assente ed egoista,
un’amante distratta e fredda,
una sorella indolente,ma sai quando la droga prende la tua vita non sei tu, sei come un animale nella savana che rincorre la sua preda per sfamarsi,per accontentare quell’ astinenza che ti devasta piano piano,giorno dopo giorno;

poi quando tocchi il fondo,quando sei quasi morta quando un barlume di lucidità prende il sopravvento e vedi tuo padre disperato tua madre che ti implora un abbraccio,chiedi aiuto,urli il tuo dolore;eppure ho sempre avuto una famiglia accanto,un buon tenore di vita un buon rapporto con la gente,non c’è mai stata una motivazione plausibile,il mio non era un modo di scappare da traumi o sofferenze,erano gli anni 90 quelli belli,quelli in cui i ragazzi si riunivano per le vie della città e stavano lì ore a parlare e amoreggiare....dopo un lungo,doloroso estenuante lavoro fisico e psicologico,mi guardo allo specchio,ora,con grande dignità,eppure ho visto cadere i miei denti,ho combattuto un epatite c,una silenziosa infezione che è diventata negli anni patologica,mi guardò allo specchio e vedo cicatrici sul volto,sui polsi sulle braccia,eppure mi amo, amo questa vita e questa città....ecco questa è la mia storia,perdonami se mi sono dilungata ma è un atto dovuto per ringraziarti e chiederti di non mollare la presa....difendiamo questa città,aiutiamo questi ragazzi a non commettere errori del genere,aiutiamoli a rispettare la vita ed amarla, cerchiamo di debellare questi angoli di strada adibiti a spaccio...è un attimo caderci,ed è dura venirne fuori!!!
Grazie da una mamma una ex tossicodipendente e una donna!


Lettera Firmata

Commenta

CAPTCHA