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"A lo parlare agi mesura" diventa un gioiello della collezione "I love Abruzzo"

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Grazie all’arte orafa di Giuliano Montaldi quel monito è oggi un gioiello, ufficialmente presentato alla città

"A lo parlare agi mesura" diventa un gioiello della collezione "I love Abruzzo"

 
Una lapide che forse voleva essere un avvertimento per la fazione rivale, ma che ben presto divenne, nel popolo teramano, un monito universale, l’eterno monumento all’uso attento della parola, all’accortezza del parlare.

Un monito al quale avrebbero fatto eco, secoli dopo, le note di quella “maledette malelingue”, indimenticabile canzone del teramano Ivan Graziani, che cristallizza l’antica pratica provinciale allo “sparlare”, o meglio, al non aver “mesura” ne “lo parlare”.

Grazie all’arte orafa di Giuliano Montaldi, maestro dei metalli preziosi e amante della sua terra, alla quale ha dedicato la splendida collezione “I love Abruzzo”, trasformando in ciondoli, anelli, orecchini e pendenti, le opere d’arte e le ricchezze naturali, ma anche gli oggetti identitari della nostra cultura, dal guerriero di Capestrano al lago di Scanno, dalla presentosa alle ferratelle, quel monito è oggi un gioiello, che è stato ufficialmente presentato alla città di Teramo questa mattina nella corte interna della Biblioteca Delfico. Hanno preso parte inoltre Gianguido D’Alberto, Sindaco di Teramo, Dino Mastrocola, Rettore dell'Università di Teramo, Elso Simone Serpentini, storico, Ernesto Di Renzo, antropologo. L'evento è stato moderato dal giornalista Antonio D'Amore.

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"A lo parlar agi mesura", quale miglior monito puo' esistere per contrastare la prevalenza dei cretini e dei ciarlatani nei social? Che questo motto assuma rilevanza nazionale!