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Il Sindaco D'Alberto verso il Partito Democratico mentre Mariani pensa a salvare Teramo...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Un ritorno al futuro. Il sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto, l'unica oasi del centro sinistra in Abruzzo con la provincia di Teramo, ex capogruppo in consiglio comunale del partito democratico, ( vi ricordate quando lasciò il Pd paragonandolo al centro destra? https://www.ilcentro.it/teramo/d-alberto-via-dal-pd-teramano-ormai-%C3%A8-come-il-centrodestra-1.1637649 ) sarebbe pronto al suo rientro nel PD. Una scelta logica per cercare di contare all'interno del primo partito di opposizione e il secondo partito in Italia dopo Fratelli D'Italia. Mentre per la sconfitta del campo largo,  Schlein, Conte e Calenda litigano tra di loro perchè non possono dare la responsabilità a Matteo Renzi, a Teramo, in Abruzzo, il Movimento Cinque Stelle ha dimostrato ancora una volta di non esistere quando le consultazioni riguardano le responsabilità Amministrative. Se ci fosse una organizzazione pentastellata sul territorio, qualcuno chiederebbe le dimissioni dell'ass. Pina Ciammariconi.
D'Alberto? Perchè il ritorno nel Pd? Per creare le basi della sua candidatura al Parlamento. Il patto era chiaro? Cavallari in Regione, Filipponi prossimo sindaco, D'Alberto a Roma. Non avevano fatto i conti con l'elezione di Sandro Mariani, anzi, la vittoria all'interno del Partito Democratico di Sandro Mariani che ha stretto immediatamente l'alleanza con Dino Pepe, sta scombussolando l'equilibrio all'interno della maggioranza.

Mariani capogruppo in Regione, Pepe prossimo parlamentare.

Piccole domande. Perchè il gruppo di Cavallari dovrebbe avere due assessori con tre consiglieri come altre civiche? Dopo che le civiche del sindaco D'Alberto hanno contribuito con meno voti del previsto, all'elezione di Cavallari, vero campo largo, il dazio non sarebbe ben pagato?

Il Partito Democratico ha portato all'ottimo risultato di Dino Pepe; Sandro Mariani che ha vinto le elezioni nel suo partito Democratico, cosa dovrebbe rivendicare? Delega dei Lavori Pubblici per Graziano Ciapanna; delega a Marco Di Marcantonio con l'entrata per surroga di Martina Maranella e poi il rispetto per Simone Mistichelli con la restituzione del ruolo di assessore, tolto nella passata consiliatura. Valdo Di Bonaventura con i suoi duemila voti? Il Primo Cittadino è pronto a ringraziarlo per l'impegno profuso e Valdo, ( blindatura di Azione a parte) vero fautore del D'Alberto sindaco, contraccambierà con una protesta civica che sarà clamorosa. Vedremo gli effetti.

Gianguido nel Pd? Oggi partiranno le prime consultazioni. Il sindaco ha chiesto un mese di tempo mentre la città continua a latitare tra false promesse e conclusioni dei cantieri. Mariani? Non attenderà oltre Pasqua. Ha in mano i numeri per staccare la spina e in questi momenti, la mancanza di Massimo Speca è un dolore ancora più forte.
Mariani sente la responsabilità per Teramo Capoluogo e la ricreazione di una Giunta immobile, ferma nelle sue dinamiche personalistiche,  è terminata. 



 

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