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I maleducati della Pista Ciclabile....

di Giancarlo Falconi
2 minuti

H a ragione il mio amico Ugo Centi quando scrive "PEDONI DI SERIE "A" (a nord) E DI SERIE "B" (a sud) Allora, il dottor Di Girolamo ha deciso. Sulla riviera sud, se vuoi passeggiare in due devi violare il "muro di Berlino" ciclabile. Se vuoi fare una corsetta, lo stesso; se spingi un carrozzino idem. Mentre a nord, in zona Borsacchio, lo stesso Sindaco consente l'uso promiscuo pedoni-bici. Naturalmente i biciclabili tacciono".

Ha ragione il mio amico Marco Borgatti, quando scrive "Pista ciclabile. Ora posso dire la mia. Il #Problema è la #pessimaprogrammazione #urbanistica dagli anni 60 ad oggi. Il conto a noi.  I soldi a loro.
L'opera ha molte lacune ed in alcuni tratti è inadeguata. Dovranno essere fatti dei correttivi, anche pesanti, alcuni sensi unici, cambiare dei tratti misti pedone/bici e rinunciare a dei parcheggi. Avrei fatto e pianificato tutto in modo diverso, sia nei tempi che nei modi.

Detto questo Roseto era la bandiera nera della mobilità sostenibile. Un piccolo passo è stato fatto. Il problema di tutto, cari concittadini, è la pessima politica urbanistica di Roseto dagli anni 60 ad oggi. Mi stupisce che molti non si sono accorti di questo. Riparare è sempre più complesso e quel che abbiamo è il frutto degli errori passati. Ieri tutti a cercar di costruire più vicino possibile al mare ed occupare tutto lo spazio. Tutti a costruite case senza garage o perfino a trasformare garage in case.

Ora spazio per nuove piste non c'è e chi ha speculato nel costruire vicino al mare o senza posti auto (per massimizzare la resa) si lamenta. Molti ( non tutti ma sorrido nel leggere alcuni) che criticano sono la causa del problema.

In tanti anni ho sentito molti raccomandarsi in tal senso al politico di turno. Ora comprendete l'errore e fidatevi . Indietro non si torna. Entro 5 anni sarà adeguata. Anche se molti sono di coccio l'economia farà il suo corso. Una ciclabile, anche la peggiore, porta più turismo di 100 posti auto. Rassegnatevi".

Roseto O'Tesor come scrive il buon Luca Maggitti.
La verità?
La maleducazione.       
Dove sono parcheggiate le bici dovrebbero passeggiare le persone.
Il resto sono chiacchiere.
La differenza?
C'è chi è educato civicamente e chi no.
La soluzione?
Fare rispettare le regole e le norme del vivere civile.      

 

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Commenti

La constatazione più evidente è che i ciclisti rivendicano il loro diritto a fruire della pista ciclabile, molto spesso a scapito dell'educazione.
Ciò che sconcerta, però, è che i ciclisti manifestano arroganza nei confronti dei pedoni anche sui marciapiedi della Nazionale Adriatica, ove sono presenti degli scivoli per disabili che li inducono evidentemente a pensare di essere su un'altra pista ciclabile. Tale situazione di ambiguità pone a rischio l'incolumità dei pedoni che sono sfiorati da biciclette che sfrecciano da ogni direzione. È frequente inoltre assistere ad isteriche scampanellate e vibrate invettive quando costoro trovano gli spazi occupati da carrozzine, bambini, anziani e rivendicano il passaggio.
Forse una maggiore presenza dei Vigili urbani scoraggerebbe tali comportamenti perchè i marciapiedi non sono transitabili dai veicoli quali, in effetti, le biciclette sono.

L'ora settimanale di educazione civica,questa materia scolastica sconosciuta ora mai da decenni nelle scuole italiane,mi auguro che torni presto fra i nostri giovani studenti.
Gli ORRORI ED ERRORI urbanistici in molti dei centri della nostra costa teramana,fra cui quelli di MESCOLARE BICI E PEDONI sulla stessa pista,
Mi fanno "INCAZZARE TANTISSIMO"scusate questa parola ma,vi assicuro che passeggiare,cosa fra l'altro meravigliosa di sera,sulla maggior parte delle

nostre piste ciclabili e pedonali,diventa quasi cosa impossibile.
Bici senza luci,campanelli sui manubri mai UTILIZZATI,gente che pretende di pedalare su una pista di circa tre metri stando in due o tre appaiati.
Ma non potrebbero essere separati i pedoni dai ciclisti...molti dei quali indisciplinati e privi di comune senso civico?