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Mio figlio ha rubato in casa per i Gratta e Vinci...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Un pomeriggio.
Dedicate un pomeriggio alla vostra Città.
Se potete un Sabato pomeriggio.
Teramo Centro o periferia.
Un gruppo di Ragazzi e i loro blocco di Gratta e Vinci contro il muro storico del Duomo di Teramo.
Hanno sicuramente meno di sedici anni ma il più grande garantisce per tutti con la sua maggiore età o con le sembianze da giovane uomo.
Oltre due ore di grattate con risate, maledizioni e ovviamente poche vincite a giustificare un simile esborso di denaro.
Ingiustificabile in ogni caso.
Dove arrivano i soldi degli adolescenti teramani che giocano e grattano?
Dai genitori, ovviamente.
Dove arriva il cattivo esempio del gratta e vinci?
Sempre dalle famiglie. 
Paga, paghetta e piccoli furti nelle case per poi entrare in una filiera poco raccomandabile.
In una delle tante riunioni della quasi associazione " Passami il Sale" il gruppo si è occupato dei ragazzi omosessuali e di quelli che a Teramo iniziano a far uso delle droghe.
Un capitolo a parte il gioco con la testimonianza di Tiziana, mamma di 40anni.
" Mio figlio ci ha rubato dell'oro dando la colpa ai ladri".
"Tutto scoperto perchè nella borsa di scuola si era dimenticato una piccola catenella della sorella".

Il Motivo?
I Gratta e Vinci.

Nel 2018 a Pavia fu sconcertante l'esito di un sondaggio tra i giovani.
Il 55.5% degli studenti delle scuole superiori ha ammesso di aver già giocato d’azzardo contro un 23.3% dei ragazzi delle scuole medie. La tipologia di gioco preferita è il Gratta e Vinci, utilizzata dal 47.29%. È significativo, tra l’altro, che il 59% degli intervistati abbia utilizzato per la prima volta un Gratta e Vinci in compagnia dei propri genitori. In questo ambito va posta particolare attenzione in quanto la spesa per i Gratta e vinci risulta maggiore nei giovani delle scuola medie. Attenzione va posta anche all’uso di slot machine che evidenzia una percentuale molto elevata rispetto ad altri territori (14% dichiara di avere già giocato).Il 54.14% degli studenti ha riferito di giocare d’azzardo per arricchirsi, il 14.69% per il gusto della sfida, il 6.18% per noia. Tuttavia, il 38.94% è ben consapevole che l’azzardo sia una malattia.

Noi continueremo a raccontarvi la Teramo che si fa finta di non vedere, voi, continuate a parlare con i vostri figli.
Sempre. 


 

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