Ecco il nuovo rapporto del comitato di Contrada Santa Lucia di Atri.
Giuseppe Prosperi e Antonio Feliciani.
Questa è la storia.
www.iduepunti.it/26_maggio_2016/caro-assessore-mazzocca-provincia-di-teramo-si-muore-di-cancro-e-mafia-di-stato
Questo il presente.
"In due giorni, ieri ed oggi, 25 Tir hanno conferito pattume nella discarica Santa Lucia in località Colle Santa Lucia di Atri. Settecento tonnellate di "monnezza" sono stati conferiti nel comune di Atri e produrranno per 30 anni percolato e biogas.( Il comune di Atri sta accantonando i soldi per il ristoro ambientale? )
Nessuno in questi giorni e in quelli addietro, si è fatto vedere.
Nessun organo di controllo, nessuna forza pubblica, nessuna associazione ambientalista, nessuna forza politica, nessuno è venuto a vedere questo strano traffico di Tir.
Tutto tace, tutto è come se nulla accada, tutto come se il problema non esistesse, nessuno che voglia sapere.
Il problema, purtroppo, esiste ma sembra non interessare a nessuno. Eppure circa settecento tonnellate di "nonsisa" sono stati portati in due giorni da fuori regione nel Comune di Atri. Il nuovo invaso si trova alla sommità di Colle Santa Lucia a 300 metri dall'Oasi dei calanchi di Atri, sito di interesse Comunitario con quattro biodiversità.
Possibile che si voglia continuare a deturpare una collina, di bellezza unica, con visuale a circa 360 gradi, da una parte il mare, la vallata del Vomano, dall'altra il Gran Sasso, la Maiella, l'Oasi dei Calanchi?
Perchè l'invaso è stato realizzato alla sommità di una collina?(assai impattante, con il telo nero visibile da ogni parte).
Eppure si è realizzato là dove non si poteva per via di un incendio avvenuto nel mese di luglio del 2007.
(Esiste, a riguardo, documentazione fotografica).
Ci rivolgiamo a tutte le persone di buona volontà, a tutti i cittadini di Atri, per chiedere solidarietà, di tutti abbiamo bisogno: non è un problema locale di singoli, ma la scelta di una collettività, la vita che vogliamo, sempre più lieta e laboriosa, senza più inquinamento e senza più malati di tumore".
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