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La direzione giusta.Umanizzazione Oncologia. Inaugurata sala relax....

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Inaugurata oggi la sala relax per i pazienti e i parenti del reparto di oncologia dell’ospedale di Teramo. E’ l’ultimo tassello del più ampio progetto finalizzato alla “umanizzazione” in Oncologia.

La sala, chiamata “Un angolo per noi”, è arredata con poltrone, un divano, un impianto stereo con cuffie e una libreria. “Uno spazio di socializzazione e di attesa, in un’atmosfera più rilassante rispetto a quella delle camere di degenza”, spiega il direttore della Uoc Katia Cannita, “dotato anche di una libreria dove poter anche scambiare libri e di un impianto stereo con cinque cuffie wireless con cui ognuno può ascoltare la musica preferita”.  La sala relax è aperta tutti i giorni dalle 8 alle 22. A rendere possibile tutto questo è stata l’associazione “Morena, una farfalla per sempre” che già più volte ha fatto donazioni alla Asl volte all’umanizzazione dell’ospedale.

Oggi alla informale cerimonia di inaugurazione erano presenti il direttore generale Maurizio Di Giosia, il direttore del presidio Carlo Di Falco, il direttore del dipartimento oncologico Carlo D’Ugo, quello del reparto e il personale. A rappresentare l’associazione, a cui è stata consegnata una targa di ringraziamento, le due professioniste che per conto di “Morena una farfalla per sempre” fanno parte del progetto di umanizzazione in Oncologia: la psiconcologa Lisa Reginelli e la nutrizionista Gabriella Scarpone.

 Il direttore generale ha ringraziato l’associazione presieduta da Giovanni Signorile: “Un’associazione che da tempo  è vicina a noi e ai malati oncologici. Supportare progetti volti all’umanizzazione in Oncologia è importante perché ormai il paziente è inteso non solo come portatore di patologia ma come persona con esigenze fisiche, funzionali, emotive e relazionali. L’approccio alla progettazione degli ambienti socio-sanitari dunque  non va più inteso solo in funzione della cura delle malattie, ma deve essere in grado di collegare le istanze di umanizzazione al fine di migliorare le condizioni psicoemotive di pazienti, familiari  e personale sanitario”. Non a caso sui muri del reparto sono appesi dei dipinti per migliorare la percezione dello spazio di cura grazie alla associazione “Viva” che ha sostenuto le spese di realizzazione del progetto.

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Egregio dr Di Giosia, e dr Brucchi, Direttore Generale e Direttore Sanitario dell'ASL di Teramo, ritengo di compiacermi per la decisione e la realizzazione di una sala relax presso l'Oncologia di Teramo. Avendolo frequentato per quasi due anni, non per me, ma per mia moglie, ritengo di coinvolgerli per fare ed attrezzare anche per altri Ospedali dell'ASL con identica condizione, la dove i pazienti sono in un corridoio (controlli per patologie mammarie) , oppure in una sala e corridoio, per controllo in generale da parte del dr Cianci. Dico estremamente dignitosi per entrambe le realtà operative in cui si trovano, ma se li si dotasse di un impianto di musica e di sedie più comode, e di una TV che non trasmetta le puttanate di pubblicità, anche di strutture sanitarie private, concorrenziali con quelle pubbliche, sarebbe meglio, non vi pare? Ecco, Egregi Direttori, quando si fa un annuncio per uno Ospedale (dovutamente per carità), si dovrebbe fare un altro annuncio che si provvederà a presto verso gli altri tre Nosocomi , la dove si prestano controlli a questi pazienti, che vi assicuro ve ne sono molti, e dovrebbero essere trattati con i guanti, al meglio possibile, ed in Atri è possibile, basta metterci alcune attrezzature (sedie, tavolo, musica, TV, che distraggono quanti dei presenti, costretti, per ragioni tecniche ad aspettare, anche ore a volte). Quindi, non ci vuole molto per il S. Liberatore di Atri, che ancora è un "salotto" rispetto agli altri dell'ASL, almeno a detta dei frequentatori di altri altri Presidi Ospedalieri come il clinicizzato di Chieti o dell'Aquila, oppure di Pescara, almeno lo è per la struttura e per quello che non gli avete sottratto, direi "scosideratamente sottratto" con le vostre scelte politiche ed organizzative, ma questo è un'altra storia. Per altri motivi, è un discorso a parte che va fatto. Grazie per l'attenzione ai dirigenti dell'ASL teramana. Mario Marchese-Comitato Difesa Ospedale Atri-Sindaco emerito della città di Atri-