Giustizia è fatta. Nella causa civile iscritta al n. r.g. 3482/2022 promossa da ARCI ABRUZZO E MOLISE A.P.S. e ASGI Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, il nostro Comune è stato condannato a risarcire le due associazione di € 6.718,96 (comprese le spese legali) e a pubblicare la motivazione della sentenza sul quotidiano locale il Centro.
Vi ricordate la brutta delibera di Giunta in cui il nostro Comune decideva di discriminare i bambini extracomunitari?
Ne era seguita una protesta cittadina e dell’associazione “campetto occupato” mentre i consiglieri di opposizione Magno e Guizzetti avevano fatto ricorso al presidente della Repubblica, al Difensore civico regionale, all’Autorità garante dell’infanzia e dell’adolescenza nazionale e regionale e all’Ufficio nazionale anti discriminazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che aveva immediatamente ordinato al sindaco il ritiro della delibera discriminatoria.
Una decisione inutile, che, non solo non ha portato un solo euro alle casse comunali, ma che è servita semplicemente a creare distinzione tra bambini di serie a e di serie b. Una stupida e superficiale discriminazione che avrebbe colpito i bambini extracomunitari che si sarebbero ritrovati ad essere esclusi dall’utilizzo di mensa e pulmino senza un ragionevole motivo.
Secondo le motivazioni del Giudice “tale provvedimento introduce inequivocabilmente una preclusione destinata a discriminare tra i fruitori dei servizi concernenti provvidenze sociali fornite dal Comune i cittadini extracomunitari in quanto tali, violando così il principio di uguaglianza. È irragionevole e contrario al principio di solidarietà, pertanto, escludere alcuni soggetti esclusivamente sulla base della nazionalità…”
L’amministrazione Altitonante in un sol colpo ha violato due principi della nostra Costituzione, il principio dell’uguaglianza e quello della solidarietà, ancora più grave perché commesso nei confronti di bambini.
Nessuno potrà restituire questa umiliazione alle famiglie extracomunitarie che hanno deciso di vivere e far crescere i loro figli nel nostro paese, ma almeno viene fissato in modo indelebile lo stato di diritto a cui anche Montorio deve sottostare. Perché in un paese civile nessuno rimane indietro.
A distanza di due anni rimane l’amarezza di constatare come questa amministrazione sia cinica e governi con populismo e superficialità. Rimane l’umiliazione dei bambini, la figuraccia nazionale e una spesa da sostenere di € 6.718,96 a spese dei montoriesi.
Di questa sentenza si discuterà nel Consiglio comunale di oggi in cui il comune certifica come debito fuori bilancio questa somma, insieme a questa cifra bisognerà aggiungere altri debiti fuori bilancio frutto di altre due sentenze in cui il nostro comune ha dovuto soccombere.
In altre parole il comune più litigioso della storia deve mettere a debito fuori bilancio una somma pari a € 117.104,81.
Se per la figuraccia purtroppo non abbiamo una soluzione, i quattro assessori insieme al sindaco potrebbero “cappiarsi” e pagare le somma che il comune, e quindi i cittadini di Montorio, dovranno sborsare in conseguenza dei gravi errori commessi, a cominciare dalla sentenza sulla discriminazione dei bambini. Oppure ad aiutare i nostri “governatori” locali a pagare le spese potrebbero essere i tanti sostenitori dai commenti razzisti che in quei giorni sui social hanno dato il peggio di sé.
PD circolo di Montorio al Vomano
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Se hanno la cittadinanza e lavorano quale sarebbe il problema??...se sono stranieri perchè dovremmo pagare casa, vitto e alloggio??