Diventerà un caso nazionale la visione ancestrale di alcuni visionari commentatori che hanno visto Benito Mussolini palesarsi dietro il nuovo logo della Riverà del Gigante che si manifesta sintesi del ritrovato tentativo di rappresentare le sette sorelle della costa teramana.
Il GRan Sasso e il Mare.
Un logo che è nato dopo tante versioni dalla matita di uno dei migliori fumettisti al mondo, Carmine Di Giandomenico.
Come spiegare a chi vedrebbe anche nelle macchie di Rorschach qualcosa di destrorso o di sinistrorso? Non si può, ognuno abrea i propri traumi, la propria cultura storica, il proprio rapporto con i genitori e le varie fasi adolescenziali.
Il Gran Sasso per tanti è sinonimo della vera Resistenza partigiana per altri dell'operazione Quercia, di quel 12 settembre del 43 e della liberazione di alcuni paracadutisti tedeschi di Benito Mussolini prigioniero a Campo Imperatore.
Quel profilo sdraiato del Gran Sasso per qualcuno è Alfred Hitchcock, per altri è Winston Churchill, per noi è l'Abruzzese dopo il pranzo di Ferragosto ai Prati di Tivo.
Vi lascio alla spiegazione di Carmine Di Giandomenico, sperando di aggiungere qualcosa di utile a questa discussione che presto diventerà caso nazionale. Tutta pubblicità gratuita.
“La sfida che mi è stata presentata dall’Agenzia Mirus è avvincente. Accostare tre elementi contrapposti che andranno ad unirsi in un viaggio unico per descrivere e raccontare un territorio meraviglioso.” I primi elementi sono naturali: la Montagna - il Mare. Il terso elemento portante è il percorso turistico. Il turismo: concetto astratto che è il tema principale, il collante che possa racchiudere in sé la possibilità di viaggiare da entrambi gli elementi e viverli nella loro bellezza. Il marchio presenta in esso questi elementi in maniera semplice, ma innovativa, lascia spazio ad uno sviluppo futuro del suo concetto, attraverso uno storytelling avvincente. Il Mare Viene rappresentato attraverso il suo colore blu-azzurro al di sotto del volto stilizzato del gigante. Occupa lo spazio più importante del marchio proprio per sottolineare la peculiarità dell’elemento marino rispetto al resto del contesto. L'innovazione iconografica sta nella stilizzazione di esso e nella semplicità della sua forma grafica, che nasce dalla sagoma del profilo dando la sensazione che la montagna in senso prospettico si trovi nell’immediatezza del mare. La Montagna IL Gigante che dorme rappresentato dal suo profilo stilizzato, ma, con una aggiunta evidenziata da una parte bianca, dove un movimento semi geometrico, che parte dalla zona superiore del naso, rappresenta il ghiacciaio, con un nuovo elemento sotto l'occhio simile ad un segno di pittura tribale. Questa soluzione offre una nuova connotazione identitaria della nostra montagna, rendendo il marchio riconoscibile rispetto ai molti altri che generalmente hanno usato solo la linea del profilo classico.
Elemento turistico Il percorso turistico, elemento astratto che raccoglie mille attività, unisce i due elementi naturali, assumendo la forma circolare, tramutando il suo astrattismo in elemento naturale: il Sole. Forma circolare che identifica fusione, dove in esso non vi è punto di inizio e fine. Il Cerchio – Sole rappresenta una linearità e pienezza positiva circoscritta dal suo perimetro in senso orario ed antiorario. Questo elemento sarà diviso dalle due icone, montagna e mare, lasciando evidente il sole nella parte superiore sulla montagna. Questa divisione accosta l'elemento percorso turistico identificato nella dinamica del senso circolare. Il sole come elemento naturale positivo che il turista può vivere nell'arco della giornata stessa partendo dal mare verso la montagna e viceversa. Il marchio così composto raccoglie in esso i tre elementi portanti e apre alla possibilità di sviluppo di un brand narrativo nuovo ed innovativo per il territorio Abruzzese.
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Cazzo...non ci avevo fatto caso, ma da casa mia, la vedo questa immagine ogni gg, anche se scopro tutta la catena del Gran Sasso , fino alla Maiella, e la chiamerei in vece "La bella addormentata",se fosse cosi tutta rappresentata nel logo. Secondo me va cambiata e ripresa tutta, dalla Maiella al Gran Sasso. Cosi si evita la speculazione destrossa sul logo, e la si definisce "La bella addormentata" così come la vedo da casa mia, da Atri, lato Sud.
Il profilo della montagna è effettivamente diverso soprattutto sulla "fronte".
Ma roba da pazzi ..questi stanno fuori
I soliti comunisti che gridano al fascismo seduti sul divano con il portafogli pieno