Il comunicato stampa che leggerete in calce risponde anche alla nostra intervista fatta al sindaco di Teramo sulla presentazione del nuovo ospedale di Teramo nell'area di Villa Mosca. ( Guardatela).
Una lettera aperta quella di Paolo Gatti, Presidente della V Commissione Sanità in Regione Abruzzo che risale i tempi e rivela un pensiero di Piano D'Accio che il sindaco di Teramo ha avuto un paio di anni fa e ribadito anche in alcune cene importanti. Nulla di nuovo ma tutto ben documentato.
Sono convinto che tutte le Istituzioni sapranno trovare un punto d'incontro importante per la realizzazione di un Dea di secondo livello che Teramo e il suo territorio meritano per il rispetto che si deve a una Sanità che ha in memoria eccellenze e diversi reparti che hanno fatto scuola. La nostra preoccupazione non è per il futuro ma per il presente. Gli accorpamenti dei reparti in Estate; l'importanza non compresa della Psichiatria e di uno psicologo in ogni reparto; l'assunzione di nuovi medici e infermieri; la valorizzazione di unità fondamentali come Malattie Infettive; la diminuzione delle liste di attesa; l'educazione del personale sanitario che spesso è sotto stress; la Costituzione e l'umanizzazione di una nuova idea di Pronto Soccorso; l'individuazione di nuovi Primari. Noi abbiamo sempre pensato che sarebbe stato importante costruire un nuovo ospedale investendo nella qualità umana e nell'ingegneria sanitaria.
Giancarlo Falconi
Buona Lettura.
Non ho alcuna voglia di animare uno sterile dibattito a mezzo stampa con il Sindaco di Teramo.
Tuttavia, posto che per molto meno di quanto accaduto ieri, ad esempio per l’inaugurazione di 20 metri di marciapiede, Egli non avrebbe esitato a definire la giornata come “storica”, è allora necessario tornare alla verità.
La verità è che il gruppo che ho fondato, Futuro In, ha sostenuto, da sempre, la localizzazione del nuovo ospedale a Villa Mosca.
Dall’ottobre 2019, è stato un susseguirsi di prese di posizione pubbliche, raccolte di firme, sostegno ai comitati pro Villa Mosca.
Sostenere il contrario è negazionismo puro che trasmoda nel ridicolo.
Ripetere tante volte una balla, non la trasforma in una verità.
In quegli anni, mentre noi sostenevamo Villa Mosca, vi erano attori pubblici che svolgevano varie riunioni per l’ospedale a Piano d’Accio.
Le risulta Signor Sindaco?
Non ci sono forse Sue dichiarazioni che la vedono sostenitore dell’ubicazione a Piano d’Accio?
Diversi attori pubblici - non so se anche Lei - disponevano perfino di una chiavetta con lo studio di fattibilità per l’ospedale in quella zona.
Oggi l’avranno lanciata in uno dei due fiumi, immagino.
E poi, perché quando la progettualità per Piano d’Accio approdò al Ministero e fu perfino avallata, Lei non disse una parola?
La verità è che solo al tempo delle elezioni comunali del 2023 Lei cambiò idea, lasciando sbigottiti i suoi interlocutori istituzionali, con una giravolta spettacolare, optando per Villa Mosca come localizzazione per il nuovo ospedale.
In quel tempo noi non criticammo l’inversione a 180 gradi, perché ci interessava il risultato per la città, anzi, apprezzammo il cambio di rotta.
Oggi però sembra darle fastidio che in soli tre mesi dall’insediamento del nuovo Consiglio regionale, e a soli due mesi dal termine dei lavori della commissione tecnica anche da Lei voluta, la Regione abbia detto una parola chiara attivando tutte le procedure per avere un serio studio di fattibilità.
Ma davvero devo ricordarle che dal 2019 stiamo aspettando il cantiere del Palazzo comunale di Piazza Orsini?
Addirittura vorrebbe sapere quali e quante risorse prima che il predetto studio possa definirle con buona approssimazione.
Insomma, dopo le simpatiche definizioni del nuovo ospedale di Barbie e Ken, sembra che Lei abbia indossato la maschera dell’Uomo Ragno, nel tentativo di aggrapparsi a mezze verità, qualche omissione, e parecchie fantasie.
È bene, Sindaco, che Lei sia contento, che in gran velocità si sia tracciato il percorso per il nuovo ospedale di Teramo a Villa Mosca, perché sarà e dovrà essere l’ospedale di tutta la nostra comunità.
Non sarebbe male ringraziare per questo tutti coloro che in questi anni hanno tenuto con fermezza la bandiera di Villa Mosca, questa Regione Abruzzo, ed il suo Presidente Marco Marsilio, che di fronte alle
posizioni a dir poco ondivaghe ed inconcludenti assunte dal Comune, ben avrebbero potuto dirottare altrove i fondi già previsti per Teramo.
E non sarebbe male se, nell’interesse della città di Teramo, Ella volesse dare un contributo fattivo in esito allo studio di fattibilità oggi attivato con concretezza e speditezza.
Come ho già detto ieri, i terreni per lo scontro politico, dovrebbero essere ben altri, rispetto alla più grande opera pubblica pensata per la città di Teramo da decenni.
Paolo Gatti
Presidente della Commissione Salute del Consiglio Regionale
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Finalmente uno scossone salutare all ‘immobilismo, una riqualificazione al nostro ospedale di Villa Mosca.Grazie Gatti, iVillamoschini sono orgogliosi .
L'ospedale è importante anche perché è la pietra tombale, la lapide di questa inutile amministrazione...
Questo balletto già ci è costato, a noi miseri cittadini, del teramano, dell'Abruzzo, più del doppio dei costi per costruirlo questo ospedale. Il cui sito, sicuramente spettava ai cittadini ed istituzioni teramane, ma viste le varie incertezze e piroette, allora perchè non investire anche i Sindaci dei Comuni, almeno di quelli in cui insistono degli Ospedali? Quali: Atri, Giulianova, S. Omero, ed ovviamente Teramo? Perchè è ben detto: "costruire un ospedale presso l'uscita dell'A14 a Mosciano. Perchè? Perchè li è di facile accesso, da S. Omero e tutti i Comuni della costa, da Atri, da Teramo città, da Giulianova, ed avendosi poi un Ospedale di 2° Livello li, quello di Giulianova poteva essere adibito a ben altro, stante ad appena 5 minuti dal nuovo Ospedale di Teramo e di 2° livello. Questo è programmazione seria sulle strutture sanitarie, ma il campanilismo è dura a morire, e vale solo per gli atriani, invece che anche per gli altri, come i fatti poi dimostrano. L'aver ridotto il S. Liberatore così come è stato ridotto, rispetto a quello che era nella fase della sua autonomia di ULSS, la dice tutta di quanta responsabilità ha Teramo, oltre che la Regione Abruzzo per le decisioni prese negli anni contro il Presidio Ospedaliero S. Liberatore di Atri. Volete un resoconto dei reparti soppressi? Eccovi serviti:-Medicina Nucleare con Laboratorio Rya; Otorino; Chirurgia Maxillo Facciale; UTIC (Unica a norma delle tre esistenti e con Primario); Punto Nascite; Ostetricia e Ginecologia; Psichiatria (uno dei primi ad applicare la legge Basaglia); Centro Termale; Centro cura del sonno e del dolore. RIDIMENSIONAMENTI recenti e meno recenti: Pediatria da UOD h24 ad UOS h12; Urologia, da UOD, a UO S in Day Surgery; Oculistica, da UOD ad UO Semplice; Cardiologia da UOD ad Ambulatorio; Gastroenterologia da UOD a UO Semplice; Endocrinologia da UO Complessa ad UO ? dipende da Teramo, se li rimarrà la Complessa, appena va via il primario, allora ad Atri verrà soppressa la UOC, se invece decidono diversamente, allora....... Ma voi che pensate? Che Teramo desisterà? No, non credo, e quindi ci toglieranno la UO Complessa. E' l'unico dei 4 Ospedali che non ha una RNM, promessa acquistata decenni fa, ma si sarà persa nelle strade di montagna, o di strutture di privati con convenzioni a gò-gò. Ma, quando c'è da risolvere i grandi problemi, Atri esiste ancora, e cioè quello di renderlo per due anni di seguito Ospedale tutto Covid19, salvando il culo a Teramo, Giulianova, S. Omero, ed anche Pescara. Già , cari miei, altro che programmazione sanitaria e di strutture sanitarie del territorio. Atri non ha avuto negli ultimi 30 anni santi protettori (Mattucci) e tutto è poi finito nel tritacarne della politica quella becera provinciale, questa si dei campanilismi sterili e faziosi. Eppure negli ultimi 17 anni, ed altri 5 se ne aggiungeranno, e siamo a 22, la gente vi ha rivotato come centro destra, forse pensando ai bei tempi, non sicuramente da confondere con quelli miei, da Sindaco (solo meno di 4 anni), che feci finanziare l'UTIC, avevamo la Medicina Nucleare, facevamo la PET in Medicina Nucleare, parlo di 23 anni fa.....Ma che parlo a fare? Decidetevi e presto, per il bene dei nostri concittadini, che sono stufi di questi balletti all'interno dei partiti e dei partiti. Mario Marchese- (Sindaco emerito di Atri)-Comitato Difesa Ospedale Atri-
Sarebbe meglio se si occupasse delle liste d’attesa.