La replica della replica di una replica è un mutante.
Sbadigliamo che siano stati i Gruppi di Maggioranza a rispondere a Paolo Gatti.
Un modus comunicativo che si usava negli anni 70 e che porta sicuramente la firma di Andrea Core, neo assunto in consiglio regionale nel gruppo di Dino Pepe. Un pensiero in meno. Mi sarebbe piaciuto leggere la firma del mio sindaco, Gianguido D'Alberto e sinceramente avrei convocato da tempo il comitato ristretto dei sindaci per affrontare la grave crisi che attanaglia la Sanità teramana. Ogni giorno nel nostro osservatorio raccogliamo tanta disperazione. Il nostro dovere è pubblicare l'ennesima nota. L'ultima. La prossima volta telefonatevi e iniziate a pensare tutti con atti concreti, alla salute e ai tempi della giusta cura per i cittadini della nostra provincia.
GIancarlo Falconi
La Nota.
Comprendiamo il nervosismo del consigliere regionale Paolo Gatti, ma lo invitiamo a recuperare un po' di quel senso istituzionale che il suo ruolo richiederebbe.
Le polemiche sterili non ci interessano. Rileviamo semplicemente che, nel goffo tentativo di apparire come colui che ha a cuore le sorti della nostra città, nella sostanza confermi come l'unica Amministrazione ad individuare il sito di Villa Mosca come sito dove realizzare il nuovo ospedale sia stata proprio l'Amministrazione D'Alberto.
Il suo gruppo politico di riferimento ha rappresentato per anni il gruppo di maggioranza relativa al Comune di Teramo e l'unico atto prodotto in quegli stessi anni è stata una delibera che escludeva Villa Mosca dai siti di possibile realizzazione del nuovo ospedale.
Siamo felici che nel 2019 lui e il suo gruppo abbiano cambiato idea, ma se le pubbliche amministrazioni parlano per atti si deve solo ed esclusivamente all'Amministrazione D'Alberto l'indicazione del sito di Villa Mosca, prima nel 2019 e successivamente in tutti gli atti deliberati, come area su cui costruire un ospedale nuovo e di secondo livello, punto di riferimento non solo a livello provinciale ma anche nazionale.
Forse il consigliere, anche nel suo ruolo di Presidente della Commissione salute del Consiglio regionale, dovrebbe preoccuparsi di dare grande attenzione anche ad altre questioni, a partire dalle liste d'attesa e dalla mobilità ospedaliera, che certificano il fallimento della politica sanitaria di questa giunta regionale, specie se, come in questo caso, si perde tempo a presentare un rendering senza alcun progetto di fattibilità tecnica ed economica, tanto da confermare di non sapere nemmeno il costo del futuro ospedale e quindi le somme ancora da reperire, né tantomeno il come trovarle.
Infine, vorremmo ricordare al Presidente della commissione salute che la Regione non sta certo facendo una concessione o un regalo alla nostra città, ma semplicemente quello che è un suo dovere.
La realizzazione del nuovo ospedale risponde all'esigenza di garantire ai cittadini teramani quel diritto alla salute costituzionalmente garantito, che deve essere assicurato su tutto il territorio. E, nel caso in cui non lo ricordasse, la politica sanitaria e con essa gli investimenti e i progetti di edilizia sanitaria rientrano tra le competenze proprie della Regione.
I Gruppi Consiliari di maggioranza
al Comune di Teramo
Controreplica.
I gruppi consiliari di maggioranza al Comune di Teramo invece di occuparsi dei temi ormai incrostati della città, con una ricostruzione pubblica lumaca, con cantieri annunciati e mai iniziati e pure qualcuno comicamente e tristemente fermo come quello di piazza Garibaldi, attaccano il Presidente Paolo Gatti, dichiarandolo come nervoso nel giorno in cui, con una certa e comprensibile soddisfazione, ha annunciato, con Il Presidente della Regione Marsilio e con l’assessore Veri’, l’avvio dell’iter per la costruzione del nuovo ospedale a Villa Mosca.
Rivendicano, addirittura, che al sesto anno di amministrazione sono stati capaci di prendere la scelta di Villa Mosca, votata all’unanimità e non solo dalla maggioranza.
Prima no?
All’unanimità.
Si sa, questi sono i vostri tempi, e queste le vostre narrazioni farlocche, a cui non crede più nessuno.
Ma che non conoscano le regole di base della pubblica amministrazione fa sorridere e un po’ preoccupa, nel momento in cui chiedono al Presidente di commissione di un organo legislativo di occuparsi di temi di amministrazione attiva, confondendo le prerogative di un assessore con quelle di un consigliere.
Sarà nervosismo, confusione o incompetenza?
Si scopre adesso, attraverso le parole vergate in questo comunicato che l’ospedale nuovo di Teramo sarebbe un diritto.
Sancito da chi?
Se nei lustri precedenti nessuno lo ha realizzato ma neanche avviato, forse non era esattamente un diritto.
E’ una scelta politica, che vi piaccia o no fatta da questo governo regionale, che avrebbe potuto farne di diverse.
Già, una scelta, una di quelle cose che a voi restano tanto difficili.
Luca Corona capogruppo fratelli d’Italia
Franco Fracassa Capogruppo Futuro In
Carlo Antonetti per Forza Italia
Berardo Rabbuffo capogruppo Lega
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