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Gli angeli della Corsia pagano la retta di una donna senza parenti...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Incontro gli "Angeli della Corsia" nel Bar dell'Ospedale Mazzini di Teramo. Non amano questa definizione ma vi assicuro rappresenta la giusta sintesi. Per il gruppo di anonimi operatori sanitari dovrebbe essere la normalità ( siamo d'accordo ma per il momento sono mosche bianche) e la normalità di medici, infermieri e oss che spesso fuori turno, tornano a fare compagnia ai loro pazienti malati. Una televisione a chi non nulla; un libro; una partita a carte o del semplice ascolto. In fondo è facile capire chi ha bisogno di cure umane oltre che quella da protocollo. Basta vigilare durante l'orario delle visite. Come la storia di una signora di 90anni che dimessa dall'ospedale non sapeva dove andare e soprattutto non aveva i soldi della decenza. Indovinate? Colletta mensile e il gioco è fatto. Non è così scontato e non è così banale. Gli propongo una foto ma rifiutano perchè è alla base del loro volontariato. Chapeau in senso di profondo rispetto meno dal punto di vista giornalistico. Alla domanda di cosa c'è più bisogno? La risposta è laconica. "Due parole di un amico". Torniamo a chiedere al Ministero della Sanità l'obbligo di uno psicologo di corsia in ogni reparto. Investire in Salute e in prevenzione è una forma di risparmio fondamentale per una società sempre più "vetus"..  Il resto è il virus degli angeli di corsia che ci auguriamo non avrà mai cura e vaccino. 

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"Sapete che cosa significa amare l'umanità? Significa soltanto questo: essere contenti di noi stessi Quando uno è contento di sé stesso, ama l'umanità" (Luigi Pirandello). Pietà non l'è morta! A parte questi "filantropi" - very special people - si trova all'Ospedale di Teramo, ma suppongo un po' ovunque,personale medico e paramedico, nonché personale addetto a più umili mansioni dotato di un senso di grande umanità, tranne rare eccezioni .