Ricordo, per iniziare che Il progetto Vita indipendente da la possibilità a quanti ne possono usufruire di poter gestire la propria vita autonomamente attraverso l’assunzione di uno o più assistenti che la persona ammessa a tale progetto può scegliere liberamente.
I diritti dei disabili, che possono usufruire del progetto Vita Indipendente ( LR57/12) vengono ancora una volta negati da parte di una regione assente alle problematiche legate alla disabilità, elemosinando somme che non coincidono ne con le promesse che inizialmente ci avevano fatto e ne con il minimo che ci avevano garantito. Addirittura col passare degli anni, ci ritroviamo ad oggi ancor peggio del punto di partenza, non solo perché il progetto anziché evolversi in divenire si è evoluto a ritroso ma, anche perché ci hanno tolto la dignità in ciò che molti di noi e le nostre famiglie avevano sperato: una vita più serena, più libera, più leggera.
Perché dico ciò …
Ricordo che nel 2015 furono stanziati in bilancio 570,118,23 euro dove rientrarono nel progetto 41 persone.
Nel 2016 invece furono stanziati più di 600.000 euro dove sono rientrate 38 persone – meno persone del 2015 poiché la maggior parte degli ammessi al progetto hanno richiesto il budget massimo annuale -
Per finire, ora siamo arrivati nello strapiombo. Nel capitolo di bilancio del 2017, hanno approvato sole 200.000 euro dove potranno rientrare 10 o poche più persone.
Da ricordare con perseveranza che primo di tutto ciò siamo partiti con l’utopica promessa da parte della Regione Abruzzo del Dicembre 2014 per l’annualità del 2015 - attraverso una risoluzione urgente votata sia dall’opposizione che dalla maggioranza - di 1.000.000 di euro.
Oltre al danno anche la beffa, anzi nel caso nostro è il contrario: Dalla beffa al danno.
Per tanto Manolo Pelusi in qualità di responsabile del movimento Vita Indipendente Abruzzo, a nome di tutti i disabili e con i disabili abruzzesi che feriti nell’orgoglio e nella dignità, chiediamo e auspichiamo che nostro presidente Luciano D’ Alfonzo e gli assessori preposti Marinella Sclocco ( per il sociale ) e Silvio Paolucci ( per il bilancio ) abbiano almeno la sensibilità unanime di comprendere che non abbiamo bisogno di chiavi simboliche per restare immobili, ma di essere sostenuti liberamente attraverso una rapida variazione di bilancio.
Ribadiamo che il movimento e aperto a un confronto costruttivo e risolutivo.
MOVIMENTO VITA INDIPENDENTE ABRUZZO
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La regione li dimentica......per il comune non esistono proprio!