Si concretizza a Civitella del Tronto il progetto di ricollocazione della frazione di Ponzano, evacuata a seguito della frana del febbraio 2017. L’area individuata per accogliere i nuovi edifici e su cui si iniziano già i lavori, si trova nella frazione di Sant’Eurosia, ma la scelta del sito ha sollevato perplessità e preoccupazioni. È stato presentato infatti un esposto alla Procura della Repubblica di Teramo, che solleverebbe parecchi dubbi sulla stabilità del terreno e sul rischio idrogeologico. Secondo quanto denunciato da un cittadino, la commissione incaricata di selezionare l’area non avrebbe effettuato le necessarie indagini geotecniche e si sarebbe basata esclusivamente su documentazione fornita dal proprietario dei terreni, senza approfondire con rilievi indipendenti. Una simile metodologia, secondo l’esposto, apparrebbe insufficiente per un intervento edilizio di tale portata, soprattutto considerando che nel 2017 era stato deliberato che l’area scelta dovesse essere sicura sia dal punto di vista idrogeologico che sismico.
A corredo dell'atto è stata allegata la relazione di un geologo che il cittadino ha deciso di commissionare indipendente per valutare la stabilità del terreno. Lo studio geologico, condotto quindi da un professionista, avrebbe evidenziato importanti criticità. Tra i dati rilevati, emerge una significativa circolazione idrica sotterranea, che potrebbe influire negativamente sulla tenuta del terreno, nonché la presenza di due superfici di scivolamento: una superficiale, nei primi quattro metri di profondità, e una più profonda, a circa sette-otto metri. La relazione conferma che il versante nord della zona, già classificato come soggetto a frane quiescenti, mostra segni di un’attività franosa complessa e in evoluzione, un fenomeno che potrebbe aggravarsi ulteriormente nel tempo.
Le indagini effettuate, inclusi i rilevamenti satellitari condotti tra il 2018 e il 2022, avrebbero registrato movimenti significativi del suolo, con abbassamenti fino a 20 millimetri e spostamenti laterali verso est. Questi dati, secondo la relazione, suggeriscono che il terreno sarebbe soggetto a dinamiche franose attive, sollevando dubbi sulla sua idoneità per un progetto di urbanizzazione. Alla luce di tali evidenze, il geologo incaricato raccomanda nella sua relazione la riperimetrazione delle aree classificate come soggette a rischio idrogeologico e suggerisce l’adozione di misure di monitoraggio costante per garantire la sicurezza. Tra le indicazioni emergerebbe anche la necessità di una corretta gestione delle acque, sia meteoriche che reflue, per evitare di accelerare i fenomeni franosi già in atto.
Nonostante la relazione tecnica sarebbe stata trasmessa al Comune di Civitella del Tronto, il cittadino riferirebbe di non aver ricevuto alcuna risposta. Di fronte a questo silenzio, ha deciso di rivolgersi alla Procura per sollecitare ulteriori verifiche e per garantire che le condizioni di sicurezza del terreno vengano valutate con la massima attenzione. Si attendono ora risposte dalla magistratura.
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