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Pronto Soccorso di Teramo. Ore in barella chiama il 112 per essere assistito.

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Il nostro primo consiglio è stato quello di avere pazienza. Così abbiamo risposto al nostro lettore. "Qualcuno al pronto soccorso del Mazzini di Teramo le verrà a dare conforto e comunque a fare una prima visita". Noi eravamo rimasti al patto tra uomini, tra azienda e utente, tra chi dirige e chi ha rischiato la vita per una diagnosi anzi diverse diagnosi sbagliate. L'infermiere facilitatore che avrebbe dovuto fare il giro tra i pazienti in attesa e quelli in attesa in barella. Che fine ha fatto? Finito l'effetto Falconi? Nelle nostre puntate in Pronto Soccorso non abbiamo mai e ripeto mai, avuto il piacere di vedere la sua presenza in azione. Il nostro amico paziente dopo tre ore avrebbe soltanto voluto avere la possibilità di urinare. Il suo sogno un pappagallo e un lenzuolo in più per evitare l'effetto dell'aria condizionata. Si, era senza pappagallo. In fondo a me non fu misurata la temperatura. Succede. Non pretendeva di essere visitato immediatamente ma solo di essere assistito. La differenza non è marginale. Dopo quattro ore, il primo miracolo, poi, il silenzio assoluto. Fino alla chiamata sulla soglia delle cinque ore al numero di emergenza 112. Indovinate? Visitato. Voi chiamatele, coincidenze e dal Pronto Soccorso di Teramo...è tutto. Per ora. 

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Commenti

Ci sono anche i medici di famiglia non solo i PS

Mi metto nei panni degli infermieri, dei medici e degli OSS, ad Aprile ho avuto un problema grave allo stomaco, ho dovuto aspettare 7 ore, la gente non faceva altro che sbraitare ed avere comportamenti irrispettosi verso gente che si fa il mazzo tutto il giorno, mi ricordo che nella sala del pronto soccorso c'erano solo due dottoresse di certo non si possono sdoppiare in 2. Chi dirige ed ha delle responsabilità si fa trovare a mangiare sotto porta romana le virtù. Hanno proprio un bel rispetto delle istituzioni.