Una festa con le parole del capogruppo della sezione di Teramo e responsabile della commissione sportiva nazionale del corpo degli alpini, Tonino Di Carlo.
Gli alpini portano allegria, racconti, storie, coraggio, rianimano e animano i borghi. Dopo 20anni, il ritorno nella porta del Parco Nazionale e in duemila hanno omaggiato tutti i gonfaloni dei comuni della provincia di Teramo ( capoluogo escluso) e molti regionali. Fabio Altitonante, primo ospite e sindaco di Montorio ha sottolineato lo spirito del Corpo degli Alpini e il loro ritorno a Montorio dopo due decenni. Gli Alpini hanno ringraziato Montorio promettendo un ritorno magari a livello nazionale e hanno evidenziato come il Comune sia stato accogliente e particolarmente pulito. Prima e dopo la manifestazione.
Il saluto con l'inno degli Alpini, il 33.
" Il motivo di questo nome non è chiaro; secondo alcune fonti deve il proprio nome perché era il 33º pezzo nel repertorio delle fanfare alpine dei primi reparti, secondo altre perché era in origine il motto del 33º reggimento artiglieria, all'epoca inquadrato nelle truppe alpine, altri infine fanno risalire questo nome alla metrica utilizzata per comporre il testo e la musica. Inoltre, esso è ispirato all'inno francese: Les Fiers Alpins, testo scritto da D'Estel, con la musica di Travè".
Inno degli alpini
Dai fidi tetti del villaggio
i bravi alpini son partiti
mostran la forza ed il coraggio
della lor salda gioventù.
Son d’alpe i bei cadetti
nella robusta giovinezza
dai loro baldi e forti petti
spira un’indomita fierezza.
Rit: Oh valore alpino
difendi sempre la frontiera
e la sul confin
tien sempre alta la bandiera
sentinella all’erta
per il suol nostro Italiano
dove più sorride
e più benigno irradia il sol
La tra le selve ed i burroni
tra le nebbie fredde e il gelo
piantan con forza i loro picconi
e il cammino sembra più lieve.
Risplenda il sol, o scende l’ora
che reca in ciel l’oscurità
il bravo alpin vigila aguzzo
pronto a lanciare il “chi va là”
Rit.: Oh valor alpino
Commenta