Fermate questa giostra che vogliamo scendere, subito.
Aveva ragione Octavio Paz quando scriveva " Nessun popolo crede nel suo governo. Tutt'al più, la gente è rassegnata.”
Ecco, appunto.
Dopo le lezioni regionali, l'ass. Pietro Quaresimale non era stato eletto, nonostante un ottimo risultato, visto lo stato generale della Lega di Salvini in Abruzzo e in Italia. Nonostante una lista di non portatori di voti, vino e acqua.
Fin qui tutto nella norma. Fin qui tutto prevedibile e previsto. Fin qui chiaro e netto perchè molti elettori non hanno perdonato a Quaresimale la serata finale delle elezioni amministrative a Teramo.
La rappresentanza politica è un dovere nei confronti degli elettori ma non uno status sine fine.
Pietro Quaresimale nell'analisi del voto si è rifugiato in un onorevole silenzio che in tanti abbiamo apprezzato ma era solo un momento, purtroppo. La paura perchè di paura si tratta di uscire fuori dal giro ha fatto il resto. La rabbia politica esce fuori dalla cenere al primo alito di vento. Elezioni Amministrative a Campli. Quaresimale lancia la voce di una sua candidatura come sindaco Farnese. Una reazione legittima ma scomposta che avrebbe spaccato il centro destra e soprattutto minato l'elezione al secondo mandato di Federico Agostinelli a favore di una candidato del centro sinistra. I voti di Paolo Gatti, oltre 350, avrebbero fatto il resto creando un momento di scarso pensiero politico. Incontri su incontri anche con esponenti amici del centro sinistra. Sandro Mariani si è divertito a mischiare le carte del centro destra. Tutto rientrato? No. Quaresimale avrebbe rinunciato alla corsa per lo scranno più importante ma sarebbe pronto a correre come consigliere comunale. Prenderebbe tantissimi voti per poter alzare la mano e dire, ci sono ancora, esisto. Un vero peccato. Quaresimale avrebbe meritato un altro inizio della sua nuova storia.
Ci sarà rinnovamento quando qualcuno ammetterà che in politica non tutto è possibile ma Camilleri è troppo di nicchia per essere compreso e noi, piccoli cronisti, ci accontentiamo di chiudere gli occhi e immaginare un'altra politica. Quella a servizio e non di servizio.
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Commenti
Gianca'..... Se solo avessi un pennello, saresti Michelangelo!
Quale sarebbe il problema?...farà l'assessore.
Ancora credete alla politica? Ah bè il problema siete voi allora.
Una gara di voti a chi guadagna di più....una gara che riduce la politica ad un gioco senza nulla altro....il resto è noia
CIN CIN