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Teramo. Quella brutta notizia e l'assenza di uno psicologo in corsia...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Caro Giancarlo, ti scrivo dal tuo e dal nostro ospedale. Quando sei stato male e cercavi di farci comprendere l'importanza di uno psicologo in corsia ho sempre rilanciato con un sorriso di scherno perchè non ho mai apprezzato questa figura professionale. Per me in ospedale ci vogliono medici e infermieri altro che psicologi. Ora che è toccato a me stare isolato e comunque avere una brutta diagnosi, veramente brutta ho rischiato la dissociazione ma ho avuto mille volte il pensiero di farla finita. Ho capito la forza che hai avuto nel farci capire alcuni momenti e quanto sia stato importante aprire al dialogo. Mi sono isolato e non avevo voglia di fare nulla ma soprattutto di lottare. Intorno a me tanti malati avevano il mio stesso problema e nessuno con cui parlarne. Avevi ragione e da cittadino, invito i vertici asl a essere diversi, a guardare tutto nella giusta prospettiva e ad assumere più psicologi possibili per aiutare chi non ha nessuno con cui parlare, specialmente in quei momenti di totale isolamento.

Grazie.

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