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Quante scuole dovrebbero chiudere a Teramo? Nel Cratere sismico dell'Italia Centrale? Il racconto di un pomeriggio da incubo per 1200 famiglie...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Se fossimo in un governo epistografico, ieri pomeriggio, gli eletti di Teramo non avrebbero più diritto al voto per manifesta incapacità di rappresentare se stessi.
Quando in diretta ho tentato di fare una sintesi ferale " Sequestro preventivo per assenza di requisiti di sicurezza strutturale" i ragazzi, i 1200 studenti, chi piangendo, chi disperato, chi in cerca di un posto dove dormire, vi ricordo il Convitto, chi seduto su di una panchina, chi leggeva con me il documento della bacheca che sembrava un fake della intelligenza artificiale, chi prevedeva disperato la dad da casa,  chi come il professore D'Egidio chiedeva la Dad per aiutare i ragazzi ( "Chi apre le porte di una scuola chiude una prigione".) apparivano catapultati in una dimensione di mediocrità e improvvisazione. Chi ha chiesto semplicemente " Ma c'è stato un terremoto",

Si. Quello peggiore, quello più potente, quello burocratico. Se è vero come è vero il terremoto risale al 2016/2017; se è vero come è vero che il terremoto risale al 2009, dopo che i tecnici della Provincia hanno sostenuto tra il 2017 e il 2019 che il nostro Palazzo storico di piazza Dante era sicuro, i colleghi nominati dalla Procura sostengono esattamente l'opposto. ( Qui il Presidente della Provincia Camillo D'Angelo).
Normale che ci sia stato un sequestro. Chi Magistrato non avrebbe firmato di responsabilità?
Il modo? Il metodo? Si poteva concordare con la scuola? Con le famiglie? 
Per otto anni una scuola insicura avrebbe ospitato 1200 studenti a stagione?
Di chi è la reale responsabilità?
Che cosa hanno fatto le varie amministrazioni in questi anni?

L'ex assessore Cavallari potrebbe per una volta senza l'annuncite raccontare con sincerità tutte le difficoltà avute nel suo ufficio in rapporto con altri uffici che parlavano con altri uffici per riferire ad altri uffici. Colpa sua e colpa nostra. 

Esiste l'influenza della politica contro la politica?
Quante colpe può avere la politica che amministra con i fondi che non arrivano, che sono incastrati in mille commi e rivoli vari? Il silenzio. La lentezza. La sincerità. Quella incapacità di poter dire la verità in faccia ai propri elettori; ai propri elettori. Non riusciremo a fare le scuole perchè non arrivano i fondi; perchè non abbiamo abbastanza tecnici; perchè non siamo stati all'altezza. 

Il politico che amministra e non spende i fondi dovrebbe essere condanno all'invisibilità. 
 

Se la Procura di Teramo ricontrollasse in questo momento con lo stesso comitato gli indici sismici delle scuole di Teramo, della provincia, del cratere sismico dell'Italia centrale, chiuderebbero oltre la metà per non parlare quelle dell'intera Italia. Vi sfido a farlo anche e soltanto consultando i vari esposti presentati in quegli anni tra il 2016/2020 ( Qui  il sindaco di Teramo) 

Una babele in un mondo all'incontrario. Bisognerebbe chiedere scusa ai 1200 ragazzi, alle 1200 famiglie, a noi stessi. Oggi Teramo chiude il centro storico che vedrà all'improvviso spegnere una economicità importante e quotidiana. Non solo di piazza Dante. Oggi, quegli studenti saranno dirottati in altre scuole con l'Università che potrà riempire le aule e forse arruolare molte matricole degli ultimi anni.
Oggi ho provato un profondo disagio e sento di scusarmi . Colpa nostra. 
 

Guardate questa mattina piazza Dante https://www.facebook.com/share/v/kpr1j9wQZKRdETZR/

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Commenti

Dovrebbe controllare tutte le scuole... Sicuramente non spendono un soldi per i ragazzi. Che schifo