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Nuovo Porto di Pescara: Clamoroso. Alla foce si formerà una barra di sedimenti...

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Nuovo Porto di Pescara: arriva il tappo!
Clamoroso documento ufficiale rileva: alla nuova foce si formerà una barra di sedimenti, serviranno dragaggi.

Associazioni: quando il buco è peggio della toppa.sdsddsdsdsd
Seconda puntata del "viaggio" delle associazioni tra i documenti del Piano Regolatore Portuale.
La nuova foce del Fiume Pescara formata dai moli che deviano il fiume e dal taglio nella diga foranea nel tratto più a nord si tapperà presto con i sedimenti fluviali e dovrà essere dragata se si vorrà garantire la navigazione.
A dirlo a chiare lettere è un documento tecnico ufficiale allegato al Piano Regolatore Portuale dal titolo "APPROFONDIMENTI E IMPLEMENTAZIONI DEGLI STUDI IDRAULICI E DI MORFODINAMICA FLUVIALE E COSTIERA A
CORREDO DEL P.R.P. DI PESCARA". Un elaborato approvato dalla Regione, e, quindi, a tutti gli effetti parte integrante del Piano. Si tratta dell'analisi degli scenari di sedimentazione, sia di materiali provenienti dal mare con le correnti e le mareggiate sia di quelli trasportati dal fiume.

Ebbene, le simulazioni disponibili nello studio sono inequivocabili e portano univocamente allo stesso risultato: alla foce si formerà una vera e propria barra di sedimenti. Il moto ondoso con ogni probabilità (così nel testo del documento) garantirà la possibilità per il fiume di fluire ma per la navigabilità bisognerà provvedere a dragaggi periodici del materiale. 

Tra l'altro tutti i modelli indicano che con piene relativamente importanti (tempo di ritorno 25 anni) si formeranno immediatamente accumuli di ben 2 metri di sedimenti, con "significative riduzioni dei fondali" (si vede chiaramente nelle due mappe allegate; estratto del testo n.1). Lo studio chiarisce che anche con portate minori, quindi senza piene, la sedimentazione avverrà sempre attorno alla nuova foce (si veda l'estratto del testo n.2) 

Inoltre il trasporto solido interesserà per i sedimenti più fini il litorale sud. Su quest'ultimo aspetto, così come su altre questioni legate a questo studio, torneremo presto con altri approfondimenti.
 

Per ora ci interessano le conclusioni che sono cristalline: si dovrà dragare (estratto n.3). 
 

Secondo il Piano, che noi abbiamo fortemente criticato nella sua interezza, nel fiume dovranno rimanere solo piccoli natanti a scopo ricreativo con i pescherecci trasferiti nella nuova darsena a Nord. Per i promotori dell'intervento in termini progettuali la questione della barra davanti alla foce può passare quasi in secondo piano. Infatti basterà che il fiume possa fluire (anche se lo studio stesso non approfondisce nel dettaglio questo aspetto ma, come visto, si limita ad una considerazione generica) visto che i pescherecci non dovranno più passare per questa foce.

Ora però i lavori saranno limitati a realizzare i due moli e la nuova foce con il taglio della diga. Ci chiediamo come mai il Presidente D'Alfonso e i vari enti, in primis il Comune di Pescara, non abbiano spiegato alla cittadinanza e alla stampa cosa accadrà con la nuova foce, visto che questo documento è stato commissionato dallo stesso Comune di Pescara per rispondere ai quesiti del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Quest'ultimo ente non si è mai espresso ma è rimasto in silenzio; il piano è stato approvato in Consiglio Regionale approfittando di una nuova norma che assimila il silenzio all'assenso dopo un certo periodo di tempo. 

Alcuni solerti rappresentanti della marineria che pensano di aver ottenuto lo stralcio della darsena pescherecci a nord, che invece è presente in tutti i documenti approvati del Piano Regolatore Portuale, hanno presente questa problematica? Sanno che senza dragaggi consistenti di materiale contaminato dovranno o rimanere prigionieri del porto oppure accettare la darsena pescherecci esterna, con ulteriori problematiche di sicurezza e dragaggi?

Praticamente tutti i problemi che a parole dovevano essere risolti con il nuovo porto rischiano di essere esacerbati. Insomma possiamo ribaltare il detto: in questo caso il buco (il taglio) è peggiore della toppa (la diga)!

Crediamo che invece delle chiacchiere che sentiamo sul porto siano i documenti stessi a dover parlare e a raccontare la dura e cruda verità alla popolazione.

Invece gli enti stanno facendo molta confusione e arrivano addirittura alla vera e propria propaganda nei confronti dei cittadini.

Tra l'altro l'aver fatto passare questo intervento non come realizzazione di un porto ma come un progetto per migliorare la qualità del mare è solo un escamotage per non fare la Valutazione di Impatto Ambientale nazionale, procedura che servirebbe proprio per esaminare pubblicamente gli impatti dei vari progetti e le diverse opzioni. Hanno paura del confronto visto che i documenti sono così negativi? Dovranno ammettere che servirà anche la dannosa darsena pescherecci? Oppure vorranno "imporla" con l'ennesima emergenza quando si formerà la barra e non avranno i soldi per costosi dragaggi?  
 

Da parte nostra continueremo a segnalare ed evidenziare tutte le criticità di questa operazione da decine di milioni di euro di fondi pubblici che rischia di portare a conseguenze esiziali per il porto di Pescara e per la città.

Si allegano le due mappe relative alle simulazione del comportamento dei sedimenti del fiume (più grossolani o più fini ) in caso di piena venticinquennale e mareggiata da tramontane o levante e gli estratti del testo (in rosso sottolineature nostre).
 

Lo studio integrale è scaricabile qui: https://we.tl/Yu2Zq1t0rQ

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