Tutto in un anno.
Immaginate di provare queste emozioni.
Pronti?
Avevo appena finito di intervistare per una tv locale, una donna nigeriana violentata dalla mafia del suo Paese. Costretta a prostituirsi e a spacciare. Da quella violenza multipla nacque una bambina che ora è sotto protezione insieme alla madre in provincia di Teramo. Nei precedenti servizi avevo parlato della droga, del demone del gioco, dell'alcolismo, delle baby gang, delle liste di attesa. Mi fu comunicato che non avrei superato il periodo di prova perchè bravo forse troppo bravo e quindi destabilizzante per il resto della redazione.
Ho reagito tornando in strada con il mio gruppo a portare coperte e cibo a chi dorme senza fortuna o per pura scelta. Nessuno ha diritto di giudicare. Solo ascolto.
Mi ha aiutato a comprendere quanto sono fortunato a mantenere un equilibrio con la vita e la disperazione di un baratro che ricorda e richiama il pozzo nero dell'anima.
Fondammo I Due Punti cartaceo.
La forza imprenditoriale che valeva il 90% mi fu presentata da un noto presidente di un ente regionale.
Mi chiesero di prendere il 10%, in fondo avevo apportato il nome della mia testata giornalistica online.
Problemi economici e la srl non pagava la tipografia. Dopo soli tre mesi.
Strano, vero? Assurdo, vero?
Avevamo il piano B ma la proprietà non ha voluto vendere a un imprenditore molto interessato e ci propose di licenziarci per essere poi assunti come Co.Co.Co.
Rifiutammo e fummo licenziati il 4 Giugno 2023.
Alle due di notte.
Avevo dato la mia parola, mi ero fidato di quel presidente di un ente regionale, mio amico e ho subito il colpo.
Mi sentivo responsabile. Ero responsabile. Sono responsabile.
Le mie difese immunitarie erano sempre più basse. MI sentivo stanco. Tornai in strada. Aiutammo 11 persone e solo per merito di mecenati veri e sensibili, abbiamo una comunità di brave persone che lavora tra cantieri e altre imprese. Ora formano famiglie. Due li abbiamo persi. Una ragazza per suicidio e un altro per overdose.
Corpo e anima. Ho provato a distrarmi. Mi ammalai in maniera grave il 1 settembre.
Il 7 Settembre entrai in sala operatoria tra la vita e la morte.
Ero quasi paralizzato. Proprio in quel giorno, arrivò la denuncia dell'Amministratore Unico per aver arrecato danni all'Srl.
Quali? Il giorno del licenziamento, cancellammo i nostri dati dal computer di redazione. Dati sensibili come messaggistica, mail e fonti. Tutelare la conversazioni delle fonti è il nostro karma.
Tutto il resto foto e programmi erano recuperabili dal computer principale del grafico.
Un atto legale che definire imbarazzante dal punto di vista umano è semplicemente essere gentile.
Non ci fu alcuna solidarietà e la politica non fece alcun comunicato.
Invisibili.
MI sono svegliato con un drenaggio lungo la schiena, tante flebo, tanti tubi, un bel pannolone e il catetere.
Ero vivo e non ho mai pensato a togliermi la vita. Mai.
La strada mi avrebbe ricordato di essere fortunato e mi sono attaccato al cuore che avevo intorno.
Tanto cuore. Vero.
Oggi è un anno.
Sto ancora lottando e con i Due Punti ho recuperato il mio piccolo posto. In una giornata abbiamo raggiunto un picco di 250 mila lettori. Mi sono emozionato. Sto tornando a sorridere. Sono incapace di portare rancore e il mio moto di vita, mi concede il saluto a tutti e a nessuno auguro il dolore che ho respirato.
Tornerò di nuovo in strada. Una mia amica mi ha raccontato di sua figlia e di uno spacciatore. Vi racconterò una volta risolto il problema. Perchè cosi sarà...
Oggi sono lo stesso uomo e ringrazio chi ha pensato di uccidermi, regalandomi una nuova vita.
Non vorrei mai essere come loro perchè il peso che si portano dietro, quel fardello buio è veramente pesante.
Gli auguro di vivere nel migliore modo possibile.
Oggi è un anno.
Auguri a tutti noi.
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Città, informazione, obiettività, indipendenza, stile: tutti più poveri. Anche noi tristi lettori.
Grazie di esserci Giancarlo