Era l'una di notte. Ragazzi teramani aggrediti da coetanei magrebini armati di cacciavite, pietre e bastoni. Una quindicina. La storia si ripete con una prima provocazione, mani sul collo e pugni in faccia senza alcun motivo. Il racconto dei parenti delle vittime dell'aggressione è confuso ma soprattutto preoccupato. La chiamata alle Forze dell'Ordine e la corsa in ospedale. Sarebbero stati individuati e fermati alcuni degli aggressori.Si indaga sulla esatta dinamica anche attraverso la visione delle telecamere e le numerose testimonianze rese in Questura.
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