Temperature all'interno delle autoambulanze che raggiungono anche i 42 gradi. Lasciate al sole per la mancanza di una tettoia di protezione estiva e invernale. Un quattro stagioni di problemi che raccontano di tante mail di protesta e di un vero e proprio senso di abbandono.
42 gradi che non rappresentano proprio una giusta temperatura per la conservazione di elettromedicali, farmaci e fisiologiche. Altri problemi? Tutti noti ma non risolti.
1 punto tettoie per le ambulanze per caldo e freddo
2 sede 118 Atri adeguata alla normativa per una postazione h 24 che prevede stanze separate per ogni operatore
3 spogliatoi maschile e femminile
4 Il soccorritore nella area Covid insieme ad i pazienti Covid e del pronto soccorso
Dove iniziamo?
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Queste sacrosante rivendicazioni da parte del personale del 118 di Atri, Ospedale di Atri, trovarono puntuale considerazioni in una visita ispettiva fatta allora , dal Vice Presidente del Consiglio Regionale del M5S, dr D. Pettinari, assieme ad altre constatazioni e denunce, culminate in una Interpellanza presentata in Consiglio regionale (passata legislatura). Ovviamente il tutto post Covid di tutto il S. Liberatore per il 2° anno consecutivo. Nessuna considerazione di merito, e nel merito a dette considerazioni ed altre ancor più gravi. Speriamo che oggi si pensi a questi problemi invece che alle "mancerie..." -Mario Marchese-Comitato Difesa Ospedale Atri dal 2006