Salta al contenuto principale
|

Attacco all'acqua! La Regione Abruzzo tra l'acqua potabile e una mega-cava sceglie la cava.

2 minuti

È un vero e proprio attacco all'acqua quello della Regione Abruzzo che in comitato VIA esprime parere favorevole alla mega-cava di Popoli da 2,5 milioni di mc proposta dalla Fassa Bortolo a poche centinaia di metri a monte delle più grandi Sorgenti del Centro Italia, quelle del Pescara, da cui emergono ogni secondo ben 7.000 litri di acqua purissima. È una Riserva naturale regionale e Sito di Interesse Comunitario.
Nonostante critiche precise e puntuali, con studi dei geologi del Governo degli Stati Uniti sui rischi delle cave per le acque in contesti carbonatici e di eminenti ricercatori che hanno sottolineato la strategicità di questa riserva idrica, a quelli che erano a nostro avviso documenti assai carenti e anche fuorvianti, con limiti ammessi dagli stessi redattori degli elaborati e clamorosi dietrofront sulle caratteristiche dell'acquifero (consigliamo vivamente di vedere il video dove spieghiamo, carte alla mano, questi incredibili e a tratti imbarazzanti passaggi: https://www.youtube.com/watch?v=bcZUqpiMQ4w, il Comitato VIA copre la decisione con una vera e propria "foglia di fico".
Si ammette che la cava è in piena zona di protezione per la ricarica delle falde idropotabili, dove la proposta di regolamentazione della stessa regione prevede il divieto di autorizzazione di cave in connessione con la falda, ma si approva lo stesso rimandando ad ulteriori studi. Incredibilmente non si tiene conto che queste ricerche già esistono, fatte su sondaggi concreti, che confermano l'alta permeabilità dell'area. Ci si chiede, quindi, su quali documenti abbiano fondato la loro scelta.
 

Inoltre, basta leggere le prescrizioni per capire la debolezza concettuale della decisione. Visto che ci possono essere sversamenti di idrocarburi, si richiede la pianificazione di emergenza, ammettendo così i rischi per il più grande patrimonio idrico del centro Italia, una vera e propria riserva strategica nell'epoca dei cambiamenti climatici!
In una situazione in cui il 50% degli acquiferi della regione è già "perso" in quanto inquinato, questa regione è refrattaria a qualsiasi azione per la tutela vera dell'acqua e per l'applicazione dei principi di prevenzione e precauzione.
Ovviamente continueremo a seguire l'iter del progetto ma è veramente sconsolante il quadro della situazione, mentre gli scienziati dell'ONU continuano a lanciare allarmi sugli effetti dei cambiamenti climatici anche sulla disponibilità idrica e la stessa Roma capitale lo scorso anno è andata in crisi di approvvigionamento di acqua potabile. Niente, neanche davanti a questi allarmi si reagisce come si dovrebbe e si preferisce puntare sulla "notoria" capacità del paese di gestire le emergenze.
 

FORUM H2O

STAZIONE ORNITOLOGICA ABRUZZESE ONLUS 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Quanto si differenzia l'Abruzzo dalla essiccata Sicilia per mano delle mafie?

Basta politici abruzzesi e nazionali alle autorizzazioni di queste cave,che arricchiscono i pochi,ma che impoveriscono di risorse naturali noi abruzzesi.
La scorsa settimana ero in visita a Civitella del Tronto,dalla strada che contorna il paese sotto la fortezza,si può assistere allo scempio subito dal paesaggio sottostante, su cui furono autorizzate a suo tempo le cave.
Ricordo allora trenta anni fa circa,l'avvocato Walter Mazzitti,che fece una sua battaglia per cercare di fermare questi scempi,in molti allora,per loro interessi lo criticarono,ma Walter Mazzitti aveva perfettamente ragione.......
Invito pertanto a riflettere ed impedire che avvenga un altro disastro ecologico,come quello che si sta verificando con la captazione delle acque sotto il Gran Sasso,come pare stia emergendo dalle perizie tecniche redatte dai CTU della procura di Teramo.

Sono senza parole ma, come prima la triade del PD arringava il governo che aveva allarmato gli abitanti dell'abruzzo per l'eccessivo allarmismo dei piloni delle nostre autostrade adducendo il calo del turismo e via cantando. Dopo il disastro di Bussi che nessuno vuole pagare per le bonifiche ora un parco protetto (zona adiacente) verrà dato a privati che le loro promesse saranno sempre da marinaio perchè penseranno solo al profitto.