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La Nuova Stazione di Teramo sarà parco e spazio urbano. Lavori al via dal 2025....

di Giancarlo Falconi
4 minuti

La nuova Stazione di TEramo.
Uno spazio nello spazio con un investimento di 23 milioni di euro per una rivoluzione che porta alla realizzazione di un parco e spazio urbano della Stazione di Teramo con la valorizzazione di una visione che coinvolgerà i quartieri della Stazione, di San Berardo e la Gammarana. Una piazza intermodale che sarà casa per le ciclovie e i percorsi pedonali. L'incontro con i cittadini? Inutile per un progetto che si trova oramai nella fase finale ma utile per quegli accorgimenti urbanistici che potrebbe far scendere in campo lo stesso Comune.
Un sottopasso per gli attraversamenti in sicurezza dalla scuola D'Alessandro in stazione; un nuovo concepimento nel punto nodale del massimo traffico; l'importanza della piantumazione di nuovi alberi per lenire il rumore e l'inquinamento del traffico. 
La Garanzia? Per il territorio del capoluogo, RFI, il Comune e la società D'Adiutorio.

Alcuni dati. 

  • tra gli interventi più rilevanti, l’arretramento del fascio binari per la realizzazione di una grande piazza a servizio del quartiere;
     
  • investimento previsto di 23 milioni di euro (finanziato con fondi PNRR, fondi Contratto di Programma e aggiornamenti, e un contributo da parte del Comune)

Teramo, 1° luglio 2024 – La creazione di una grande piazza di stazione, uno spazio di aggregazione sociale e culturale con collegamento diretto al parco urbano, e la realizzazione di una pista ciclabile con un percorso pedonale protetto. Rigenerazione dello storico Fabbricato Viaggiatori, della nuova stazione ferroviaria e delle estese aree esterne.

Sono solo alcuni degli interventi previsti nel progetto di riqualificazione della stazione di Teramo, presentato oggi pomeriggio durante il confronto avviato tra il sindaco, Gianguido D’Alberto, e la cittadinanza intera, il cui cantiere sarà aperto entro il 2024.

Un momento di condivisione, alla presenza di rappresentati di Rete Ferroviaria Italiana (società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane), per illustrare la strategia di intervento architettonico pensata per la Stazione di Teramo, in grado di restituire alla città una continuità sia del tessuto e dello spazio urbano.

Con un investimento complessivo di 23 milioni di euro (finanziato con fondi PNRR, fondi Contratto di Programma e aggiornamenti, oltre a un contributo da parte del Comune), il progetto di riqualificazione prevede inoltre che il fabbricato viaggiatori – perdendo le sue funzioni ferroviarie – mantenga il suo utilizzo commerciale (ristorante/bar) con la possibilità di ospitare, nei locali liberati, attività ricreative e culturali, oltre a una velostazione per favorire l’utilizzo della bicicletta nel raggiungere la stazione.

Le funzioni relative ai servizi primari al viaggiatore verranno quindi trasferite all’interno del fabbricato accessorio, anch’esso edificio storico vincolato, ed entrambi i fabbricati saranno complessivamente riqualificati con interventi di miglioramento sismico.

Tra i lavori rilevanti, la realizzazione di un nuovo accesso di stazione coperto da pensilina: un’importante opera di ricucitura urbana che permetterà un accesso diretto alle nuove banchine di stazione da via dell’Aeroporto e un collegamento pedonale coperto con viale F. Crispi.

Anche il progetto di riqualificazione delle aree esterne è stato immaginato per restituire alla cittadinanza un sistema facilmente fruibile di spazi pubblici, con l’incremento del verde, nuove alberature e aiuole. Le nuove aree verdi costituiranno il 35% del totale dei nuovi spazi pubblici, con una ricaduta positiva anche in termini di permeabilità dei suoli, favorendo la riduzione delle emissioni di gas serra e di carbonio.

RFI, inoltre, rispondendo alle esigenze espresse dall’Amministrazione comunale e dopo aver condotto una complessa analisi di accessibilità veicolare, realizzerà una nuova viabilità di collegamento tra Viale Crispi e Via dell’Aeroporto.

Sulla base dello studio trasportistico di RFI, infine, sono state individuate le diverse dotazioni intermodali: 6 stalli di sosta breve, 1 stallo Kiss&Ride, 3 parcheggi per persone a mobilità ridotta, 10 stalli per motocicli, 20 stalli per bici che si aggiungono a quelli della velostazione, 2 per i taxi, 4 stalli bus e 2 stalli con predisposizione per le auto elettriche.

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Commenti

L’unica città ad avere una stazione ferroviaria in periferia .
Solo un “genio” poteva partorire una simile cazzata

Costruire nuove piazze e consegnarle ad ubriaconi, molestatori e spacciatori. NO GRAZIE

Dopo 100 anni finalmente i nostri lungimiranti amministratori sono riusciti a scrivere la parola fine ad ogni progetto di sviluppo del territorio derivante dalla possibilità del prolungamento della ferrovia verso l’Aquila. Tutti felici di aver ridotto per sempre un asset ed essere riusciti a realizzare il primo hub intermodale in cui di intermodale non c’è nulla, l’auto stazione resta a San Francesco , parcheggi lunga sosta zero, nessuna possibilità di avere in città treni speciali, tutti felici dell’originalità del progetto, tanti milioni di euro buttati per privarci per sempre di servizi essenziali

Inizio 2025/ fine ?

La pensilina più brutta d'Italia!

Tutto bello per chi ci deve mangiá.
Poi spaccio, ubriaconi, noncuranza basti vedere il verde che abbiamo come è messo.

Non va rinnovata la stazione ma chi la frequenta......

Si, tutti bello. Peccato che un collegamento importante con Roma, ad esempio, oggi come domani sia un viaggio nel viaggio. Ore e ore per una manciata di chilometri.
Ma anche i collegamenti tra le stazioni adriatiche sono da piangere.

Che vuol dire "kiss&ride"? Perché non parlate italiano?