Prima parziale vittoria degli Ambiti Territoriali di Caccia, Vomano e Salinello, contro le illeicità e le illegittimità messe in atto dalla Regione Abruzzo in merito al piano di contenimento dei cinghiali. Non sono bastate, purtroppo, le sollecitazioni avanzate dai presidenti degli Atc Vomano e Salinello, Franco Porrini e Francesco Sabini, al presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso. La miopia della politica regionale ha costretto gli Atc a presentare un ricorso urgente, per danno irreparabile, al presidente del Tar Abruzzo al fine di ottenere l'annullamento, previa sospensiva, della Delibera di Giunta dello scorso aprile, con cui si disponeva “l'organizzazione delle attività di controllo delle popolazioni di cinghiale”.
Il Tribunale amministrativo regionale ha dedotto che “l'attuazione del Piano viene a tutt'oggi regolarmente eseguita sull'intero territorio regionale comportando l'abbattimento di numerosi animali, anche se è stato estremamente difficoltoso ricercare elementi dimostrativi essendo stati gli Atc regionali esclusi da ogni previsione del Piano ed esautorati del proprio ruolo istituzionale”. Nelle conclusioni il Tar, nella persona del Presidente, Antonio Amicuzzi, ha ritenuto “che allo stato sussistono nella specie le ragioni di estrema gravità ed urgenza “ e per questo, in attesa della decisione collegiale di merito, fissata per il 19 luglio prossimo, ha disposto la sospensiva della delibera regionale contestata.
<Bastava un po' di buon senso da parte della Regione Abruzzo – ha commentato il presidente dell'Atc Vomano, Franco Porrini – non servivano ricorsi quando in maniera chiara e dettagliata abbiamo mostrato a tutti, presidente D'Alfonso compreso, quanti errori conteneva quella delibera. Adesso il ricorso è stato presentato solo per il territorio Teramano, ma mi auguro che la Regione sospenda la delibera sull'intero territorio regionale a salvaguardia anche degli altri Atc. L'Ufficio caccia regionale funziona male e questa ne è l'ennesima dimostrazione. Ci auguriamo che l'assessore Pepe capisca gli errori compiuti e da lui stesso avallati, altrimenti è preferibile che abbandoni la politica per incapacità manifesta, fosse solo nel recepire i suggerimenti di chi ha maggiore preparazione in materia di lui>.
Molto critico anche il presidente dell'Atc Salinello, Francesco Sabini. <Ci sono colpe commesse anche da altri uffici competenti, a cominciare dalla Polizia Provinciale – ha sottolineato Sabini – certamente non ci fermeremo alla sentenza del Tar ma faremo valere in tutti i gradi di giudizio, amministrativo e penale, i controlli sull'operato di chi ha commesso, secondo noi illegittimità. Tra questi soggetti non tralascio, purtroppo, neanche alcuni cacciatori che, sebbene avvisati sui rischi che correvano, hanno preferito approfittare della situazione per esercitare la caccia in maniera non corretta>. In questi giorni numerose le scrofe incinta che sono cadute sotto i colpi delle doppiette dei cacciatori.
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Attenzione alle ore 13,25 minuti del 1 luglio 2017, D'Alfonso ha parlato con il capo di stato maggiore....(generale Graziano)...per soccorrere Pepe accerchiato dai cinghiali ....interverrà l'esercito: bombardamenti a tappeto e carri armati.... (vedi la città del 1/7/2017) ...Presidente...invece di sparare cazzate col cannone dell esercito bastava mantenere fede all impegno assunto ...ossia di incontrare dopo il 2/6/2017 il presidente Porrini...la soluzione arrivava in 30 minuti...Castiglione a casa e cinghiali morti...
Non si legge chi ha scritto questo articolo, presumo non Lei sig. Falconi; è di parte. Per parlare di ATC e dei personaggi che li amministrano ( membri dei comitati di gestione) bisogna conoscerli profondamente ad iniziare dai principi che spinsero il legislatore a costituirli. Le preciso che l'ultimo rinnovo delle cariche fu fatto dopo un anno e mezzo dalla scadenza. Perchè? Se non le dispiace pubblichi anche il mio post scritto prima di questo. Grazie.
Un anonimo che chiede l'identità dell'autore di un articolo
L'assurdo.