Il 4 marzo era stato arrestato perché aveva tentato di sfondare la porta di casa della ex convivente con calci e pugni e, all'arrivo dei carabinieri, allertati con diverse telefonate, li aveva minacciati e aggrediti con spintoni.
Al 39enne di Notaresco è stato contestato il reato ex art 572 comma 1 e 2 cp, maltrattamenti in famiglia aggravati dallo stado di gravidanza della vittima, e su di lui pende l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per aver violato il precedente ordine di allontanamento dalla casa familiare. Il Tribunale di Teramo in composizione collegiale ha infatti rigettato l'istanza di scarcerazione presentata dal difensore Filippo Torretta, considerata, tra le altre cose, «la gravità dei fatti per cui si procede» e la violazione della precedente e meno severa misura restrittiva dell'allontanamento.
La parte offesa, ex-convivente difesa dall'Avvocato Daniele Contrisciani è intenzionata a costituirsi parte civile al processo che avrà come prima udienza la data del 12 luglio 2024.
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