Sul sito “Grande Oriente dei tre mari d’Italia. Massoneria universale”, Franco Eugeni, autorevole esponente della massoneria teramana, ha pubblicato un post il 10 giugno 2013 su gli antichi doveri di un libero muratore, così come essi risultano da un manoscritto, noto come Manoscritto Dumfries nº 4, interamente riportato nelle Costituzioni di Anderson del 1723.
Alcuni di questi doveri sono decisamente “illuminanti” sul comportamento che deve avere un affiliato alla massoneria riguardo alla “riservatezza” della propria appartenenza alla “fratellanza” e aiutano a capire quale possa essere l’atteggiamento di un massone quando si trova ad affrontare il mondo esterno, quello dei profani e che cosa debba fare quando qualcuno accenna alla sua appartenenza alla massoneria.
Diamone qualche cenno:
“3. Quando i Fratelli si incontrano senza estranei ma non in una Loggia costituita
Vi dovete salutare l’ un l’ altro in modo cortese, come siete stati istruiti, chiamandovi Fratello l’ un l’ altro, liberamente fornendovi scambievoli istruzioni che possano essere utili, senza essere visti o uditi, e senza prevalere l’ un sull’ altro o venendo meno al rispetto dovuto ad ogni Fratello, come se non fosse Muratore. Per quanto tutti i Muratori siano, come Fratelli, allo stesso livello, pure la Muratoria non toglie ad un uomo quell’ onore di cui godeva prima; piuttosto aumenta tale onore, specialmente se egli avrà benemeritato della Fratellanza si deve onore a colui cui è dovuto, ed evitare le cattive maniere.
4. In presenza di estranei non Massoni.
Sarete cauti nelle vostre parole e nel vostro portamento affinché l’ estraneo più accorto non possa scoprire o trovare quanto non è conveniente che apprenda; e talvolta dovrete sviare un discorso e manipolarlo prudentemente per l’ onore della rispettabile Fratellanza.
5. A casa e nelle vicinanze
Dovete agire come si conviene a uomo morale e saggio; particolarmente non lasciate che la vostra famiglia, amici e vicini conoscano quanto riguarda la Loggia, ecc. ma saggiamente tutelate l’ onore vostro e quello dell’ antica Fratellanza, per ragioni da non menzionare qui.
6.Verso un Fratello straniero
Lo esaminerete cautamente, conducendovi secondo un metodo di prudenza affinché non siate ingannati da un ignorante falso Pretendente, che dovrete respingere con disprezzo e derisione, guardandovi dal fargli alcun segno di riconoscimento.
Commenta
Commenti