Una chiesa di Campli. Una. Una in particolare. Giri, guardi, osservi, fotografi. Il muro è screpolato, i mattoni sono in vista tra le crepe dell’intonaco. Ma un occhio ti osserva, un occhio massonico. Perché è lì. Chi ce lo ha messo? Chi ce lo ha disegnato? E’ antico? E’ recente.
Gli interrogativi sono molti e si moltiplicano, si addizionano, ma le rispose si sottraggono e il totale fa zero. L’occhio nel triangolo fa occhiolino e ti osserva, ti scruta, ti esamina e se lo esamini tu non risponde.
Quanta massoneria a Campli! Antica e moderna. Sta scritta nella storia di antiche famiglie aristocratiche e nelle celle dei conventi, note o segrete. Di notte i frati ospitavano i briganti e facevano combutta con la massoneria e con la carboneria.
Giuramenti e promesse si succedevano e si alternavano. Nell’ombra tanti occhi spiavano, non pochi per dare e fare luce. Per “illuminare”.
Ma intanto, ah quell’occhio! Ci scruta ancora oggi.
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E’ vero che l’occhio nel triangolo è un simbolo associato (meglio dire associabile) alla massoneria, ma è altrettanto vero che esso è interpretato anche in ambito religioso (peraltro da molto, molto prima di entrare a far parte dell’iconografia massonica) come l’occhio di Dio protettore dell’umanità, o più semplicemente come la divina provvidenza. Nello specifico, per il cristianesimo l’occhio è Dio ed il triangolo rappresenta la trinità. Orbene, quanto raffigurato nella foto di cui al presente articolo è qualcosa da ricondursi alla massoneria o forse, più logicamente, alla religione visto che si trova IN UNA CHIESA? Caro prof. Serpentini, tutto sommato spero che questo pezzo lei l’abbia scritto per prendere deliberatamente per il culo i lettori de I Due Punti (quei pochi che se la sono fidata a leggerselo vista la penuria di commenti, come spesso accade per i suoi scritti salvo quando il contenuto è pomantianamente o brucchianamente demagogico). Diversamente lei dovrebbe essere considerato un po’ ignorantello in materia. Lo sa, si?
Caro Santacruz gli articoli del Professore Serpentini sono tra i più letti in assoluto di questo piccolo blog.
Non abbiamo pretese di successo e infatti non cerchiamo pubblicità o altre realizzazioni economiche.
Una cortesia non parli dei lettori de I Due Punti, parli per se stesso, perchè lei non rappresenta i lettori de I Due Punti.
Nessuno può avere una simile presunzione.
Chiaro?
Santacruz io non censuro un lettore e un critico de I Due Punti. perchè lei/sei comunque una persona educata.
Buona Domenica.
Ps: Ci diamo del tuo o del lei?
Uff;)