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Noterelle massoniche 24 –Luciano D'Alfonso...quante belle coincidenze, Madama Dorè!

di Elso Simone Serpentini
5 minuti

 Il 23 aprile 2014, ad un mese dalle elezioni che lo porteranno a diventare presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso viene accostato al “mondo delle logge” dal giornale “Il Fatto Quotidiano”, con un articolo di Antonio Massari che rievoca vecchie vicende di cronaca.
Lo scritto suscita una discussione e non poche polemiche, in piena campagna elettorale, sulla supposta, eventuale, sospettata, ma non certificata, appartenenza o vicinanza di D’Alfonso alla massoneria.
http://mentiinformatiche.com/2014/04/dalfonso-il-giudice-e-la-lista-dei-templari.html

http://ilcentro.gelocal.it/pescara/cronaca/2014/04/23/news/giustizia-e-politica-il-fatto-attacca-d-alfonso-il-giudice-e-i-templari-la-replica-mai-fatto-parte-di-logge-1.9095429

http://www.primadanoi.it/news/abruzzo/549338/I-Templari-ritornano-in-campagna-elettorale.html

http://www.laquilablog.it/il-fatto-lancia-la-bomba-dalfonso-il-giudice-e-la-lista-dei-templari/49307-0423/

La polemica continua fino all’ultimo giorno di campagna elettorale e c’è perfino chi, notando che su uno dei manifesti elettorali, il candidato D’Alfonso compare con la mano destra in avanti, accostata al suo volto e con due anelli bene in vista, di cui uno porta alcuni fregi in rilievo, arriva a pensare che essi sono stranamente simili al melograno, simbolo tradizionale dei massoni. 

Arriva poi la vittoria e D’Alfonso proprio la notte stessa in cui la festeggia annuncia che l’indomani si recherà a portare dei fiori sulla tomba di due personaggi autorevoli, una della politica e uno dell’università, Emilio Mattucci e Luciano Russi, che, coincidenza, erano però considerati assai vicini, o non molto lontani, al mondo delle logge.

Ma le coincidenze continuano.
Nel suo discorso di insediamento, tenuto proprio ieri, Luciano D’Alfonso, neo presidente della Regione Abruzzo, e accusato in campagna elettorale di qualche vicinanza o comunque non eccessiva distanza dalla massoneria, dopo alcuni riferimenti “illuminati” ed “illuminanti” riguardo le proprie intenzioni e il proprio programma politico ed amministrativo, che fa?
Cita una serie di personaggi autorevoli della cultura abruzzese, ai quali dice di volersi idealmente ispirare nella sua azione, ma… guarda caso ! molti di essi sono stati massoni o alla massoneria assai vicini. 

Vediamone alcuni:

Melchiorre Delfico (Montorio al Vomano, 1º agosto 1744 – Teramo, 22 giugno 1835), il padre putativo e non solo putativo della massoneria teramana e abruzzese, di cui vanta il suo contributo alla “rinascenza” teramana a fine Settecento (e quindi il valore di tutto il circolo massonico che gli faceva corona), al quale sono intestate la loggia teramana del Grande Oriente d’Italia (loggia n. 196), Palazzo Giustiani, e l’altra, pure teramana, della Gran Loggia d’Italia, Palazzo del Gesù; 

Giuseppe De Vincenzi (Notaresco, 4 marzo 1814 – Napoli, 1 aprile1903), ministro dei Lavori Pubblici del Regno d'Italia nei governi Ricasoli II e Lanza, notoriamente massone (citato a p. 319 da Luigi Polo Friz nel suo “La massoneria italiana nel decennio post-unitario”, Franco Angeli);

Giacinto Dragonetti (L'Aquila, 1738Napoli, 1818), giurista di valore, corrispondente di delfico e membro del suo circolo (citato da C. Francovich, nella sua “Storia della massoneria in Italia”, Firenze, 1974, 416 nt.) al quale è intitolata un’officina massonica (del Supremo Consiglio d’Italia e San Marino del 33° ed Ultimo Grado del Ritp Scozzese Antico ed Accettato) di alto grado, 31°, in provincia di Teramo (vedi il mio libro “All’Oriente di Teramo” p. 303). 

Silvio Spaventa (Bomba, 12 maggio1822Roma, 20 giugno1893), intellettuale, patriota e senatore del Regno d’Italia, esponente di spicco, insieme con Pietro Marrelli, delle "vendite carbonare" abruzzesi, poi massone, membro del comitato internazionale costituito per l’erezione del monumento funebre a Giordano Bruno, opera dello scultore e Gran Maestro della massoneria italiana Ettore Ferrari,  inaugurato a Roma il 9 giugno 1889 a Campo dei Fiori.

Emilio Mattucci, (Atri, 20 marzo1920Atri, agosto2000), sindaco di Atri e primo Presidente del Consiglio Regionale Abruzzese.

A dire il vero ne ha citato altri che non sono considerati proprio massoni, anzi…Per esempio: 

Francesco Filomusi Guelfi (Tocco da Casauria, 21 novembre1842Tocco da Casauria, 22 ottobre1922) è stato un docente e politicoitaliano, del quale un anonimo articolista di «La Civiltà Cattolica» ricordava che era stato esatto ed esplicito nel dare le vere ragioni della contrarietà alla massoneira, scrivendo: “Niun principio etico e giuridico può giustificare una società segreta come la Massoneria. Essa è contraria alle Rivelazione, e contraddice alla Dottrina Cristiana e alla Dottrina Cattolica che è la Religione dei nostri antenati e della grandissima maggioranza degli italiani”. (Liberalismo e Massoneria nell'inchiesta dell'"Idea Nazionale", «La Civiltà Cattolica», 6 febbraio 1926, p. 235.) Ma lo stesso autore aggiungeva che c’era chi accusava la Compagnia di Gesù di essere "un ordine religioso pubblico e operante alla luce del giorno" che in realtà operava in segretezza alla stregua dei "figli della vedova".

La citazione e il ricordo di antichi “maestri” massoni da parte di D’Alfonso costituiscono senz’altro una coincidenza, così come il fatto che quasi alla fine del suo discorso di insediamento abbia voluto parlare del valore degli artigiani, tra i quali non ha omesso i muratori.
E anche questa è stata una singolare “coincidenza tra le coincidenze”.


  

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Commenti

Serpentini e' ossessionato dalla Massoneria. Ma anche se fosse Massone, dov'e' tutto sto casino??
Evidentemente se molti uomini di rilievo sono massoni il problema non e' della massoneria ma del luogocomunismo serpentiniano che la considera una setta poco onorevole. Basta con questa gratuita ossessione.
massone o non massone, se non riga dritto, e imbandisce una mensa per gli "amici", farà la stessa fine di Del Turco: i servizi italici o chi per loro hanno deciso di ripulire il letamaio italico, vedi expo , mose e la pappatoria ordita da forza italia, il cui capo è ai servizi sociali ed era un noto massone della loggia p2 tessera 1816
Caro professore, la vedi quanta ignoranza? Dagli all'untore..... Magari di queste noterelle massoniche ne venisse sfornata una al giorno; eppure di esperti in questo campo Teramo ne è piena.
Il problema è non solo massoneria sì massoneria no (io sono per il no, e per la trasparenza della politica), il problema è anche quello del livello della massoneria in Abruzzo. Quando il grande massone Ciampi venne a Teramo, si rifiutò di mettere piedi nell'Ateneo, in modo plateale, prendendo le distanze dalle spese magnifiche e dal protagonismo di Russi. Anche Cossiga è stato un grande massone e negli ultimi anni della sua vita si è divertito a svelare diversi segreti utili a capire alcune vicende storiche degli ultimi decenni. Qui a Teramo, abbiamo toccato il fondo: in città con l'invasività di Rotary e soprattutto del Lyon's in ogni passo importante della vita politica e culturale cittadina, e all'Università con la gestione D'Amico. Il 'magnifico' fa l'antifascista doc ma se tornassero i veri partigiani sarebbe il primo ad essere fucilato: ha peraltro organizzato un convegno CLANDESTINO con la privatissima Banca d'Italia (non pubblicizzato cioè dall'ufficio stampa, secondo prassi comune reiterata di giorno in giorno) pur di evitare domande inopportune da parte degli studenti. Vergognoso: sta tifando per una Banca d'Italia che ente pubblico solo di nome, e nello stesso tempo vorrebbe vendere quel che non si dovrebbe e potrebbe vendere, e cioè l'ex rettorato di viale Crucioli. Il panorama locale è molto grigio: il pdl-forza italia è in stato comatoso, e Roma è stata il principale responsabile della sconfitta di Chiodi - affiancato da Crozza-Razzi in una foto durante la campagna elettorale; i grillini nostrani non capiscono un cazzo (uno di loro l'ho sentito dire che i partiti controllano le banche: è il contrario, fesso!!!) e il pd di Manola Di Pasquale non mi pare proprio quello di Renzi, sempre che il 'nuovo' di Renzi sia tale. Bisognerebbe unirsi, organizzarsi, ma la gente - compresi i giovani - ha paura e fa finta di niente. La retorica vuota dell'antifascismo è il surrogato dell'impotenza di qualsiasi politica di vero cambiamento, e dell'accettazione supina della pauperizzazione di Teramo città. La massoneria abruzzese sta assassinando l'economia della città di Teramo, vetrine chiuse, Oviesse scomparso, l'Ateneo sul colle, auspicato vettore (dai massoni locali legati all'ultra elite che vuole un centro storico deserto e privo di vita) di uno sviluppo edilizio sul pendio prospicente la Facoltà di Giurisprudenza, di cui potrebbe far parte anche il progetto di teleferica. Chi finanzia? Gruppi privati desiderosi di mettere le mani sulla città e sull'Ateneo.
per rispondere a "il dubbio" credo che il sommo problema della massoneria italica è, appunto, che la sua classe dirigente, i cosidetti gran maestri, sono dei quaquaraquà, dei mediocri poiché chi li ha preceduti in questa repubblica delle banane erano dei mediocri, se pensiamo che la politica degli ultimi 40 anni è stata retta da un codardo quaquaraquà e mediocre come giulio andreotti e l'economia da un altro quaquaraquà come enrico cuccia, possiamo ben capire il livello di mediocrità delle generazioni selezionate dai soggetti citati: un mediocre si circonda sempre di gente più mediocre di lui, per poterla controllare meglio. questo vale anche per i gran maestri della massoneria italica che non sanno più valutare le "pietre" e quindi non sanno più discernere tra ciò che è "piombo" e ciò che è "oro". per loro vale il versetto del salmo che si recita a pasqua: la pietra scartata dai costruttori è divenuta pietra d'angolo ecco l'opera del Signore una meraviglia ai nostri occhi.
Gustosissimo... diamo la stura.... qualche Rosacrocista...? Qualche loggista segreto? < - I - h >
per rispondere al "il dubbio" 2° parte: se in tempi andati molti massoni erano personaggi notevoli, uno per tutti newton, oggi non è più così. possiamo dire che gli antichi "costruttori" scieglievano bene le pietre e le lavoravano e mettevano in opera in modo mirabile: vedi le cattedrali gotiche distribuite in mezza europa. i moderni costruttori operano con il cemento armato, non scelgono più le pietre ne tantomeno le lavorano, fanno un conglomerato di breccia, volgare pietrisco, sabbia cemento e ferro, e vero fanno calcoli strutturali, ma poi chi mette in opera, se, furbacchione mafioso di merda, ruba sul cemento mettendo a rischio tutta la struttura e il compimento dell' "opera". quindi il grande "architetto" può anche progettare opere mirabili al pari delle cattedrali gotiche, ma se chi mette in opera ruba sul cemento la grande opera viene minata strutturalmente. in poche parole: onore e gloria agli antichi maestri, tutto il mio biasimo ai moderni "costruttori" che usano il cemento armato, un conglomerato su cui non hanno più alcun controllo.