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Io piango Lino Silvino

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Essere democristiani.
Non è facile spiegarlo.
La prima volta che incontrai Lino Silvino, mi chiese se volevo lavorare a Il Messaggero.
Era così, ci capimmo subito.
"Io non posso... le farei fare brutta figura...io sono buono solo a farmi licenziare".
Si fece una risata.
Fu simpatia nella diversità e nell'opposizione.
Vorrei vedere tutti i suoi raccomandati al funerale.
Quelli che l'hanno tradito. Un altro voto per un altro interesse.
I mediocri sono così...Silvino era un buono, birbante, furbo, vincente, perdente, s'innamorava dei suoi candidati nonostante tutto e tutti.
Anche dei perdenti. Non sentiva ragioni o consigli. L'Ultimo Paolo Albi.
L'ultimissimo Sandro Mariani.
Paolo Gatti come cuore e mente.
Mi parlava spesso di Paolo piccolo e di Paolo grande.

Aveva sempre gli occhi paterni.
Ciò che diceva rimarrà tra di noi, ma in una serata di Campli, riuscì a farmi commuovere.
Gatti...conosceva il significato della sofferenza.
Gatti era parte del suo cuore malato....quella parte che pulsava.
Forte come la sua passione per la politica.
Gatti & Dodo e tante discussioni...ma la fierezza di averli curati.
Prete di campagna.
Adorava Sandro Mariani e sono sicuro che ci sarà una sua visione.
La sua firma in un gruppo, che rimane, quella parte del partito democratico, che non ha studiato alla Bocconi, che non organizza feste, ma che conosce la strada, il linguaggio della gente, il senso del sociale.

Lino Silvino non era diventato ricco con la politica.
Sapete che significa?
Che le chiacchiere, le invettive, le malelingue di chi ora lo rimpiange...sono un riflesso di altre colpe.
Piango Lino e non Silvino....l'uomo e non il politico.
Il nostro era un rapporto di verità...io con i miei dubbi e con il mio contro senso della vita, lui con la praticità di tante pance da riempire.
...ora potrà tornare a parlare come un tempo...senza fiatone...ma con l'afflato dei giusti.
Musica.
La politica è incontro...a presto Professore...

 

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Commenti

Lui era Assessore al comune di Teramo, io un lavoratore precario. Una parte importante della giunta comunale mercanteggiava con i posti di lavoro e il baratro della disoccupazione si stava spalancando davanti a me e ai miei colleghi di lavoro. Fu capace di far sentire e valere la sua voce e contribuì, probabilmente in modo decisivo, ad evitare una plateale ingiustizia, pur sapendo che non avrebbe ottenuto in cambio voti o favori che nemmeno mi chiese mai. Grazie Assessore, non l'ho dimenticato.
Ho avuto il privilegio di frequentarlo. Piango l'uomo. Piango il politico. Uno dei pochi tra la gente e per la gente. Riposa in pace Lino.
LINO SILVINO E' MORTO, E' ANDATO IN PARADISO. durante la sua vita generosa mai ritenne di avere dato abbastanza , pura e non vana fu la sua esistenza, faticosa e disinteressata. " beati i puri di cuore perche vedranno dio" ( discorso della montagna). au revoir mon ami
Lo spaccio di Maria...dove trovavi un Lino giovane e le gomme rosa da masticare, che mia nonna comprava a me e mia sorella per " farsi perdonare " di essere uscita alla chetichella.La nuova scuola di Piano della Lenta con le finestre grandi ..che ad una bambina come me ,che aveva frequentato i primi due anni di elementari in uno scantinato con i bagni alla turca...sembrava un regalo meraviglioso. E il Piano della Lenta Calcio, e il campo sportivo e i giardinetti e la Chiesa nuova e tutti i ragazzi che non sono andati all'estero perché qualcuno gli aveva trovato lavoro..chi è un abitante storico di Piano della Lenta sa quello che voglio dire. Sa che tutto in questo grande quartiere parla di te..perché tu lo hai reso tale caro Lino. Dio c'è e non potrà che accoglierti con il sorriso e la pacatezza che ti contraddistingueva. Grazie Lino..
Ci incontrammo su appuntamento richiesto da me. Non ci conoscevamo. Quarant'anni di eta' ci separavano. Una povera signora delle case popolari aveva bisogno di capire perché il figlio era morto senza risarcimento alcuno. Lui mi disse, sornione: sua nonna e' stata la mia maestra, suo nonno era comunista ma galantuomo, sua madre era mia Collega, suo suocero era un ottimo medico, sua suocera ... la sua cliente si deve operare, la figlia ha bisogno di un lavoro, il marito e' in cassa integrazione ... In pochi secondi capii che conosceva perfettamente il quadro sociale teramano.
In 7 mesi ho subito la triste realtà della vita per due volte perdendo mio nonno e lino......sensazioni e dolori che aggrediscono la mia mente nelle ore notturne. Iino e i suoi racconti dei congressi della dc fino alle 2 di notte, lino il mio maestro di vita, lino il mio allenatore politico, lino il mio grande amico. Sono convinto che lui ha perdonato tutti, quelli che gli parlavano male, quelli che lo hanno volutamente dimenticato e tradito......un grande uomo con un grande cuore! mi hai insegnato tanto, ad ascoltare la gente con pazienza, ad aiutare chi ha bisogno, a sorridere anche a chi non lo merita, ad inseguire un obbiettivo con tutte le forze senza mollare mai ....sconfitti ma onesti ! Ciao lino amico mio, spero di non deluderti mai, spero di non dimenticare mai i tuoi insegnamenti .....so che continuerai ad aiutarmi pur sapendo che dovrò camminare solo. Grazie per tutto quello che hai fatto, mi mancherai tanto!
Grazie per il ricordo dell'uomo ...quello che ha sempre cercato di mettere nel suo " fare"politica...anch'io oggi, come te, piango mio zio.
Il Prof. Lino Silvino è stato un protagonista attivo della politica teramana, un uomo della gente e per la gente. La nostra Città resta orfana di un punto di riferimento, di un uomo orgogliosamente teramano, di cui certamente avrebbe avuto ancora bisogno. Di lui rimarranno il suo grande intuito politico, la coerenza anche a scapito della convenienza, la combattività e il suo grande amore per Teramo.
Lei e Silvino. Ricordo la cena a Giulianova, lei faceva battute sul debito pubblico causato da Tipi come Gaspari, Silvino, Salini e il buon Professore Silvino aveva occhi solo per lei. Mi diceva che eri onesto e molto valido. Ora ho compreso il motivo. La ringrazio a nome di tutti noi Giuliesi amici di Silvino. Grazie.
Mi mancherà molto Lino, e mancherà anche alla politica, quella sana.
Timido, ma incisivo, filantropo al punto giusto, di una sensibiltà politica anomala, vocato alla condivisione e alla partecipazione. Amico di sempre.
un uomo d'altri tempi, un gran signore.
Un uomo come Lino Silvino non morira' mai, sara' sempre tra di noi. Mi auguro solo che possa essere di esempio a tanti uomini e...politici. Un grande abbraccio Lino
non dimenticherò mai il giorno in cui con forza e poco condivisi, io ed altri (pochi) amici contrastammo con forza e veemenza (senza successo) la nomina di Lino Silvino nello staff del Sindaco di Campli. Era, rimane, è rimarrà una delle pagine POLITICAMENTE più tristi della nostra Amministrazione ma oggi sento il dovere di rendere atto pubblicamente al compianto prof. Silvino: 1) di aver, da subito e dimostrando una sorprendente onestà intellettuale, condiviso le mie forti (per usare un eufemismo) perplessità politiche ed anche etiche su tale scelta effettuata in autonomia dal sindaco, pur ribadendo che gli accordi erano da tempo presi in altri tavoli... e che le circostanze gli impedivano di non accettare... 2) di essersi ritagliato un ruolo all'interno del Comune di Campli che (almeno fino a quando è stato presente) in materia di gestione del personale, non solo si è rilevato utile ed a tratti indispensabile, ma di cui oggi si sente una vera mancanza... 3) che, confermando quanto già espresso in altri interventi, ogni posizione che assumeva era ispirata dalla cocciuta volontà di rendere giustizia a chi era in difficoltà cercando di trovare sempre e comunque una soluzione (nel solco della "migliore" tradizione democristiana....) alle controversie che si trovava a gestire salvaguardando il rispetto delle leggi. Sento di dover rendere onore ad una persona che, seppur politicamente lontanissima dalla mia visione ideale dell'amministratore pubblico, ha dimostrato un senso di appartenenza alle istituzioni ed una capacità di ascolto dell'interlocutore che oggi non trova riscontro in molti di noi amministratori....
Rattristato dalla notizia il modo migliore per mantenere viva la memoria di Lino Silvino è ricordare la grande passione e dedizione sempre al servizio della politica e della comunità teramana" . E' stato un punto di riferimento per il nostro territorio". Un ringraziamento particolare al "giornalista eccellente" dott. Giancarlo Falcone che ne ha vergato un così commosso ricordo.
Conobbi per caso Lino Silvino. Avevo udito pareri discordanti sul suo conto. Senza pregiudizi lo avvicinai. Scoprii una persona umile, politicamente intelligente, umano, solidale. Non sembrava un uomo di centrodestra, ma un'espressione della migliore tradizione progressista borghese. Quando chiedeva cortesie, per venire incontro alle esigenze dei tanti poveri cristi che gli si rivolgevano, lo faceva con pudore, con ritegno. Mai un'arroganza, mai un esercizio vanoglorioso e psicotico di potere. In poco tempo, scopri la sua onestà intellettuale e materiale. Conobbi - attorno a Lui - persone semplici, erudite, potenti, ma tutte bisognose di avere in Lino un pater familias. In molti, lo hanno tradito. Prima usandolo, poi attaccandolo miseramente. E Lui non maturò mai rancore verso quelle persone, perché in fondo erano solo le sue creature. Sono molto triste, oggi. Non ho voluto neanche partecipare all'ultimo commiato. Ho avuto paura dei miei sentimenti e di certi incontri. Spero di rimanere legato ai suoi amici di sempre, quelli che lo sono stati sino all'altra sera, quelli che non hanno voluto vincere, sapendo anzi di perdere, quelli che non baratteranno mai un amico e il cuore per l'affermazione personale. Lino era ed è unico nel mio cuore. I discepoli non supereranno mai il maestro. Mai. Neppure se diventassero presidenti della repubblica francese. Mai. Non hanno quel cuore, quella autentica gentilezza, non sanno fare quei minestroni e quelle cene nel garage dove - tra bicchieri e risate - si condivide il patto sociale. Molti oggi piangeranno Lino. Anche senza lacrime. Con quel contegno e quell'amore che appartiene agli uomini veri. Grazie Lino. La sfiducia si impossessava di me. La politica era da me considerata come il rifugio dei peggiori. Tu mi hai insegnato che non è così. Che Dio ti accolga, amico mio.
Non mi aveva mai conosciuto di persona, ma aveva dato retta a una p***ana di collega che gli aveva raccontato tutto l'impossibile su di me, colpevole solo di non essere della sua scuderia... Mi conobbe in Ufficio successivamente, quando la sua stella politica stava tramontando, ed ebbi subito simpatia per quest'uomo che aveva comunque gli occhi buoni... poi, indirettamente, mi diede la spinta a tornare a studiare ed a laurearmi... quindi se sono Dottore lo devo anche a lui... Sicuramente adesso si riposerà, ma non per molto... volete che gli Angeli non abbiano un ufficio del Personale da gestire? Buon Riposo, Assessore Silvino..., lo hai meritato...
una persona d'altri tempi buona e pulita .una persona che ha sempre avuto una parola buona per tutt,i il volto buono della politica.Ricordo un episodio in cui mio padre mi portò con sè a una riunione politca e guardando verso di lui mi disse" vedi quando io non ci sarò piu tu continua a seguirlo perche non vedi che visi sincero che ha? ..io ho seguto il suo consiglio e non l'ho mai tradito , sono stata sempre presente .ora si rivedrà con mio padre ..due volti buoni ...addio lino