Il viale dei teramani.
La più classica delle passeggiate.
Ciclisti, pedoni, maratoneti, mezzi maratoneti, mezzi busti, belli, brutti, innamorati, divorziati, nonni, nonne e nipoti in tenera età.
Pensieri che s'inseguono tra cicale, grilli, scoiattoli, lucciole, ricci, volpi, pecore, cani pastori e pastori.
Un paradiso condito dall'inciviltà che dura da anni.
Il porta a porta ha reso l'ignorante e incivile di passaggio, campione del mondo del lancio dell'immondizia e generi vari.
Sotto le discese scollinate albergano rifiuti speciali in latterizi, amianto, bidoni di non so che cosa perchè era troppo ripido per controllare e tanta roba di casa.
Una continua sosta e deposito che ha reso la vegetazione primaverile ed estiva complice omertosa.
Non poteva mancare la scia di percolato che scende lungo la strada anche in tempo di secca e piogge magre.
Quel marrone dal forte odore di tutto lo stazzo possibile in salita.
Chi controllerà?
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