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Teramo: Gli indifferenti e gli indifferenziati

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Noi siamo gli indifferenti che camminiamo con un'anima curata a vedere ciò che di cecità si vive.
Noi siamo gli indifferenti che sorridiamo senza l'umore della felicità.
Noi siamo gli indifferenti che non ci voltiamo indietro per paura di non  trovare la nostra fedele ombra.
Noi siamo gli indifferenti...rimasti soli tra i tanti simili umani.
Noi siamo gli indifferenti che camminiamo di preoccupazioni leggere mentre la vita ha l'alito chiuso di un sonno pesante.
Noi siamo gli indifferenti che camminiamo distanti e ci dimentichiamo di attendere le risposte alle nostre convenzioni.
Noi siamo gli indifferenti che di morale puntiamo il dito senza fede.

Loro sono gli indifferenziati che ci coprono il cuore, la vista, il sentimento.
Loro sono gli indifferenziati che non vogliamo sentire perchè riflesso della nostra sconfitta.
Loro sono gli indifferenziati che dormono vicino a un cestino dell'immondizia...pieno.
Dormono a Teramo...per strada....a piazza Garibaldi....in una pensilina del bus...una fermata prima di essere indifferenziato.

"L’albero dei poveri sul vetro è fiorito:
io lo cancello con un dito".
(Gianni Rodari)

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Commenti

MA Che Cazzate dice !! Se la canta e se la suona evidentemente perchè Lei si sentirà cosi' !! loro hanno scelto questa vita ,altri no ! E non sono costretti,i barboni fissi (finti scemi o ciechi , ubriachi hanno pensioni che molti indifferenti si sognano e che ogni giorno si barcamenano per continuare a fare una vita dignitosa ! Si vada ad informare alla Caritas quanti e quali e come sono i poveri !

 Karson vuole che le racconti un pò d'inchieste sugli invisibili?
Lei conteggia solo la Caritas?
Povero cucciolo spaventato. 

Ps: Una cortesia...moderi i termini...la prossima volta sarò meno gentile, chiaro?

Nessuno scegliedi vivere povero! Nessuno scegliedi avere fame,di non avere soldi per comprarsi nemmeno un tozzo di pane. Si vergogni Karson!
Ho sempre pensato che...fino a quando lasceremo dormire anche uno solo di questi sfortunati per terra, al freddo e senza un tetto sopra la testa, il mondo avra' perso una delle sue battaglie piu' importanti, quella per la dignita' degli "ultimi".
Le cazzate di Karson non hanno mai fine. Il suo linguaggio,,privo di senso e significato, si traduce sempre in stronzate infinite.
@ Kit Karson ............Quanto è bello e comodo non vedere oltre il proprio giardino....... purtroppo la realtà è quella descritta da Falconi e non esiste solo a Teramo ma, anche in molti paesini dove, il tessuto sociale che prima fungeva da rete di protezione per chi era in difficoltà adesso si sta disgregando..... Ah...dimenticavo...mettiamoci in fila per le panchine...perché la coperta della sicurezza sociale si accorcia sempre di più........e personalmente non ho tutta questa voglia di ubriacarmi, elemosinare e dormire all'addiaccio P.S. non ho e forse non avrò mai nemmeno la pensione................................
Kit Karson lei dice a Falconi di informarsi alla Caritas io le chiedo invece di informarsi in giro sul fatto che lei è un cretino.
Kit Karson, se ti leggesse Tex Willer, stamperebbe la pianta del suo stivale sul tuo fondo schiena... Altro che patate fritte e una bistecca alta un palmo! Non solo a Teramo, ma quasi dappertutto, nel mondo intero, la miseria e la fame rappresentano il marchio dell'infamia degli indifferenti. Negli ultimi tempi mi è capitato di rivedere in tv i volti e gli sguardi di bambini denutriti che in gran parte non arriveranno mai a vivere la giovinezza e la vita. Sembrano chiedere alle loro madri e ai loro padri il perchè di tanta sofferenza, i quali possono solo assistere impotenti al crudele destino dei loro piccoli Angeli in croce... Più che un grande dolore una terribile tortura. Il filmato è funzionale ad una raccolta fondi per mandare cibo e acqua e salvare vite umane, ma è rivolto ai comuni mortali che una coscienza e qualche spicciolo in tasca ancora ce l'hanno, e non ai politici servi o maggiordomi dei veri indifferenti. E' inaccettabile l'opulenza sfrenata a vantaggio di una minoranza di papponi indifferenti, al cospetto degli sguardi di quei bambini. E' questo il migliore dei mondi possibili? Ovviamente no. Forse è il peggiore, perchè mentre il nazismo ammazzava i corpi, ma non le anime e l'indignazione, il moderno sistema dei liberi mercanti crea e si nutre di indifferenza. Corpi apparentemente vivi e coscienze narcotizzate. Zombi e vampiri, un film dell'orrore.
@tiger...sei un fuoriclasse !
Insulto chiama insulto. Chi è peggio?
Signori, io ritengo che l’opinione di tutti possa essere criticata – anche energicamente se necessario – ma debba comunque e sempre essere rispettata. Il suddetto principio secondo il mio punto di vista va tenuto in considerazione in ogni circostanza, a maggior ragione nel caso del parere di Kit Karson – spiegherò di seguito perché a maggior ragione, così giacchè rendo noto il mio pensiero in generale – fermo restando che nella sostanza ed aldilà della terminologia che ha usato (bene ha fatto Falconi a chiedergli di contenersi), ovviamente anch’io non condivido. Tantissima gente, compreso il sottoscritto, prova giustamente sgomento nel constatare l’enorme quantità di “indifferenziati” esistenti nel mondo (ed ultimamente anche a Teramo purtroppo). Di contro, ci sono le persone come Kit Karson – e sono tante… tantissime – che dinanzi a simili ingiustizie si pongono in maniera diversa. I primi gridano la loro rabbia ed in qualche caso, per presunta coerenza (continuando a leggere si capirà perché dico “presunta”), fanno quel che possono per lenire le sofferenze dei meno fortunati. I secondi, invece, maturano idee strutturate in maniera tale da convincerli che in fondo non è un loro problema. Ora io vorrei fare una domanda, nella speranza che nessuno senta lesa la propria sensibilità visto che vorrei venisse considerata esclusivamente come uno spunto di riflessione: siamo sicuri che le suddette “reazioni” dinanzi al problema degli “indifferenziati”, seppur completamente disuguali non siano però entrambe frutto della necessità morale di lavarsi la coscienza? Specifico che si tratta di una domanda che tante volte ho posto a me stesso, perciò non è gratuitamente provocatoria e, men che meno, nasconde l’intenzione di attenuare l’inconsistenza dei concetti espressi da Kit Karson (tant’è vero che non li ritengo soltanto totalmente disapprovabili, ma anche particolarmente gravi laddove sostiene che gli “indifferenziati” vivano nel degrado per loro volontà). Voglio semplicemente dire che – a mio parere chiaramente – fra quelli che nulla fanno per i più deboli che soffrono la fame, le malattie e la solitudine perché la pensano come Kit Karson e quelli che si indignano a parole per la situazione dei medesimi “indifferenziati” ma poi sostanzialmente anche loro nulla fanno (se non prendersela con un “sistema” del quale in fin dei conti ne sono parte), bè… io ci vedo la stessa, identica indifferenza. Attenzione, va da sé che non mi riferisco a chi l’indignazione la traduce in azioni, facendo quotidianamente volontariato o addirittura rischiando la vita ogni giorno stando nei Paesi in guerra al fianco dei più bisognosi. Essi sono comunque in numero esiguo rispetto quell’immenso esercito di parolai che in teoria condivide lo spirito di chi mette in gioco sé stesso personalmente per aiutare il prossimo, tuttavia non ipotizzando nemmeno lontanamente di schiodarsi dalle proprie comodità e dai propri privilegi. Fra questi ci sono io per primo, giusto per sgomberare il campo da ogni equivoco. Però, almeno, io sono capace di un minimo di autocritica e non metto in piazza i miei nobili sentimenti, che finchè resteranno semplicemente tali non riuscendo a trasformarli in qualcosa di concreto, contraddistingueranno sempre anche me come un “indifferente” nei confronti degli “indifferenziati”.
... Dormono a Teramo...per strada....a piazza Garibaldi....in una pensilina del bus...una fermata prima di essere indifferenziato. BLA ,BLA,BLA
Non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere, e certo peggiore della cecità fisica è quella intellettuale, di chi anche di fronte all'evidenza si ostina nei propri preconcetti, di chi chiude gli occhi e si ostina a sostenere che anche il sole non c'è.
Kit Carson, potrebbe esserle utile la visione del film "Gli equilibristi” ...
Santacruz, le risorse del pianeta non sono illimitate. Se si consente a 400 super miliardari di detenere il 40% dell'intera torta, va da sè che a una parte consistente dell'umanità non rimane nemmeno il necessario per sopravvivere. E' quello che purtroppo avviene. Oltre a ricordare l'ovvio, mi permetto di lanciare una proposta alla nuova (si fa per dire) amministrazione comunale. Una tassa dello 0,5% sui nostri stipendi per creare un fondo a sostegno degli indigenti che vivono a Teramo. Lei, che ha sostenuto con forza e convinzione la riconferma dell'attuale sindaco, potrebbe intercedere in tal senso? La sua parola potrebbe essere molto più influente non solo della mia, ma della stessa opposizione. Ci proverà?
Gentile “sistemico”, pur non avendo capito l’attinenza col senso del mio precedente post, comunque concordo sul fatto che il dato da lei fornito – quello dei 400 super miliardari che detengono il 40% dell’intera torta mondiale – è certamente cruciale nel momento in cui si valutano i perché dell’esistenza del dramma degli “indifferenziati”. Insisto sull’esigenza di passare TUTTI dalle parole alle azioni, per ottenere qualche cambiamento. Per esempio, tutti lo sappiamo che i palloni utilizzati per il mondiale di calcio sono prodotti in India da una nota marca sportiva multinazionale, sfruttando bambini dai 5 ai 12 anni che lavorano 18 ore al giorno, tutti i giorni, per 10 dollari al mese. Ma quanti per questo motivo si rifiutano di vedere i mondiali in televisione in RAI, o non pagando il canone a SKY? Quanti non comprano i prodotti che sponsorizzano l’evento? Quanti rinunciano a comprare quello stesso pallone per sé o per il figlio per non essere complici dello scandalo del suddetto sfruttamento dei bambini indiani, grazie al quale chi lo produce ottiene un ricavo del 2500%? Certamente troppo pochi affinchè qualcosa cambi. Per quanto riguarda la sua proposta relativa alla tassa per sostenere gli indigenti teramani, dovrebbe specificare quello 0,5% da quali dei “nostri” stipendi dovrebbe essere trattenuto. Cioè, dai “nostri” di chi? Solo degli impiegati pubblici o anche di quelli che lavorano per privati? E quelli che non vivono di stipendio (i liberi professionisti) come contribuiscono? Ma aldilà di questo, due cose a mio parere molto importanti mi permetto di farle notare. La prima è che il Sindaco – il nostro come quello di tutte le altre città – non ha alcun potere di creare un fondo per i nostri concittadini in difficoltà, attraverso l’attuazione di un prelievo di fatto coatto dalle risorse economiche mensili dei residenti a Teramo. Una tale decisione, seppur riferita ad un piccolo 0,5%, rappresenterebbe un atto d’imperio vero e proprio visto che non sarebbe giustificabile da una normativa che possa permetterglielo, che a mio parere, infatti, non esiste in quanto si tratterebbe di un’iniziativa incostituzionale. Quindi, al limite, il Sindaco potrebbe essere sollecitato esclusivamente affinchè proponga a chi sta meglio di versare detto 0,5% delle proprie entrate mensili, in un fondo appositamente creato per i fini da lei ipotizzati. Dovesse mai accadere, vuol vedere, caro “sistemico”, che solo un’esigua parte – molto ma molto esigua – dei nostri amati concittadini aderirebbe ad un progetto del genere? Ed a quel punto di chi sarebbe la colpa? Del Sindaco o – tornando a bomba – di tutti noi? La seconda cosa che le faccio notare, è l’errata sua presunzione secondo cui io avrei la facoltà di intercedere positivamente nei confronti del Sindaco – per questa sua proposta come per ogni altra cosa – più di lei e addirittura più dell’opposizione. Capisco che la mia ostinata posizione sin troppo evidente nei miei commenti pubblicati su questo blog, induca al sospetto che io sia un protagonista della politica teramana di centrodestra, o comunque che sia molto vicino agli esponenti della medesima area. Ma non è così. O meglio, conosco – a volte frequento – qualcuno di loro, ma per motivi non certo legati alla condivisione degli ideali politici (d’altronde sono amico anche di diversi soggetti politicamente attivi nell’ambito del centrosinistra). Sarei molto contento se tutti si convincessero che sono un semplice cittadino, che esprime i propri pareri non sulla scorta di interessi diretti provenienti dal mondo politico, bensì di precise convinzioni ideologiche personalissime. Stia pur certo, “sistemico”, che se un giorno dovessi chiedere un appuntamento al Sindaco tramite la sua segreteria, non l’otterrei o, alla meglio, mi verrebbe concesso chissà fra quanto tempo. La saluto.
Ok Santacruz, se non si possono tassare gli stipendi e gli utili delle partite iva, si potrebbero percorrere altre strade. L'amministrazione comunale potrebbe decidere di creare fondi a sostegno dei bisognosi attingendo da altri capitoli di sua competenza. Una piccola percentuale sulla esosa Tares o sulla Cosap, oppure riducendo ai minimi consentiti i premi ai dirigenti. Si potrebbe risparmiare qualcosa sul progetto del rifacimento di Corso San Giorgio, sul prossimo concerto di capodanno, sugli addobbi natalizi, ecc. Anche facendo le gare per gli affidamenti di lavori sotto la soglia dei 20.000 euro si otterrebbero dei preziosi risparmi. Per riassumere, se ci fosse la volontà di far diventare prioritaria la questione sociale, le soluzioni non sarebbero impossibili da trovare. Concordo con lei quando afferma che gli appelli alle sensibilità dei singoli non sortirebbero gli effetti sperati. Quindi rimane la strada delle scelte e delle soluzioni politiche. Non possiamo contare sulla sua influenza nei confronti del sindaco? Le voglio credere, ma in questo caso potrebbe unirsi a noi comuni mortali per premere nei modi opportuni. Si rivolga ai politici della maggioranza di sua conoscenza e io farò altrettanto con quelli dell'opposizione. L'unione, come è noto, fa la forza. Mal che vada sapremo dove alloggiano gli indifferenti della politica teramana.