Essere democristiani.
Non è facile spiegarlo.
La prima volta che incontrai Lino Silvino, mi chiese se volevo lavorare a Il Messaggero.
Era così, ci capimmo subito.
"Io non posso... le farei fare brutta figura...io sono buono solo a farmi licenziare".
Si fece una risata.
Fu simpatia nella diversità e nell'opposizione.
Vorrei vedere tutti i suoi raccomandati al funerale.
Quelli che l'hanno tradito. Un altro voto per un altro interesse.
I mediocri sono così...Silvino era un buono, birbante, furbo, vincente, perdente, s'innamorava dei suoi candidati nonostante tutto e tutti.
Anche dei perdenti. Non sentiva ragioni o consigli. L'Ultimo Paolo Albi.
L'ultimissimo Sandro Mariani.
Paolo Gatti come cuore e mente.
Mi parlava spesso di Paolo piccolo e di Paolo grande.
Aveva sempre gli occhi paterni.
Ciò che diceva rimarrà tra di noi, ma in una serata di Campli, riuscì a farmi commuovere.
Gatti...conosceva il significato della sofferenza.
Gatti era parte del suo cuore malato....quella parte che pulsava.
Forte come la sua passione per la politica.
Gatti & Dodo e tante discussioni...ma la fierezza di averli curati.
Prete di campagna.
Adorava Sandro Mariani e sono sicuro che ci sarà una sua visione.
La sua firma in un gruppo, che rimane, quella parte del partito democratico, che non ha studiato alla Bocconi, che non organizza feste, ma che conosce la strada, il linguaggio della gente, il senso del sociale.
Lino Silvino non era diventato ricco con la politica.
Sapete che significa?
Che le chiacchiere, le invettive, le malelingue di chi ora lo rimpiange...sono un riflesso di altre colpe.
Piango Lino e non Silvino....l'uomo e non il politico.
Il nostro era un rapporto di verità...io con i miei dubbi e con il mio contro senso della vita, lui con la praticità di tante pance da riempire.
...ora potrà tornare a parlare come un tempo...senza fiatone...ma con l'afflato dei giusti.
Musica.
La politica è incontro...a presto Professore...
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