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Quando la politica uccide il commercio teramano

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Il Ponte sul Vezzola non lavora.
Il cantiere è praticamente così fermo che le ore che passano raggiungono le ore che stanno passando.
Una scatola di Lego nelle mie mani.
Non sono riuscito a finire neanche un quadrato.

Un anno fa, Giovanni Cavallari, capogruppo del partito democratico in consiglio comunale, propose una soluzione tampone. Una sorta di maschera d'ossigeno per tutto il settore commercio che vive, sopravvive a viale Bovio.
"L'Amministrazione dovrebbe applicare la legge 549 del '95 che prevede questo tipo di sgravi fiscali.In base a questa normal'amministrazione può non far pagare le tasse alle attività che si trovano in strade precluse per almeno sei mesi da cantieri per lavori pubblici (Il Centro)».
La disposizione, a detta di Cavallari, si sposava perfettamente al caso dei commercianti e degli artigiani di viale Bovio. Da oltre un anno, anche se con vari intervalli, la strada aveva subìto, a causa dei lavori di ampliamento di ponte Vezzola, un drastico calo del traffico e di conseguenza una sostanziale riduzione degli incassi per i negozi. «I cronoprogrammi annunciati finora si sono rivelati falsi», fa notare Cavallari, «per questo l'amministrazione dovrebbe dare altre risposte a commercianti e artigiani». L'esenzione delle tasse, secondo il consigliere, andrebbe applicata anche in vista della nuova chiusura totale del ponte". ( Il Centro)

Il cronoprogramma, citato spesso dal Sindaco Brucchi, è in realtà altro molto altro.
"Un documento che rappresenta l'andamento nel tempo degli importi dei lavori da eseguire principalmente in campo edilizio. Il finale di questo studio è un diagramma che riporta sulle ordinate gli importi progressivi a partire da zero (inizio dei lavori) fino all'importo complessivo di tutti i lavori (in corrispondenza della data di ultimazione) e sulle ascisse i tempi di esecuzione. Il cronoprogramma viene citato dai seguenti articoli del D.P.R. n 554/99 num 35,44,45,102 e 110".
Per il primo Cittadino di Teramo è solamente il disco orario dei suoi interventi televisivi per annunciare l'apertura e l'inaugurazione delle opere.
Brucchi è un capo mastro pirandelliano.
Il ponte sul Vezzola è la nostra Salerno Reggio Calabria, il nostro Ponte sullo stretto di Messina.

Intanto molti negozi di viale Bovio hanno chiuso.
Intanto molti negozi di viale Bovio hanno cambiato gestione.
Intanto molte famiglie hanno cambiato vita.
Intanto molte famiglie di Piano della Lente e tutto la linea d'aria fino ad Ascoli hanno dovuto cambiare abitudini di vita.

Perchè non accettare l'idea di Cavallari e detassare l'intero territorio?
Per quale motivo non ammettere un fallimento, una delusione, una responsabilità da condividere con l'Anas e aiutare i cittadini di quella Teramo?
Intanto un'altra commerciante di un'altra via teramana ci scrive " Sig. Sindaco di Teramo, le scrivo da parte dei commercianti di Via D'Annunzio a Teramo, in quanto non siamo stati interpellati minimamente sulla chiusura della via. A Teramo già il commercio sta andando a rotoli, avete distrutto commercialmente via Mario Capuani, adesso visto che non basta volete far chiudere anche i pochi negozi che son rimasti in Via D'Annunzio, non credo sia giusto anche perchè i veri commercianti di Via D'Annunzio non hanno chiesto questo e non ne sanno niente!!!! Pelo e Contropelo Via D'Annunzio 41

"L'economia sta finendo e un'altra vita se ne va".....cantiamo insieme fa molto fine estate....

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Commenti

Ciao, ..il Ponte sul Torrente Vezzola....famoso film del 1957.... Il Commercio teramano è finito per tanti fattori, molti degli stessi operatori ma gravissimi gli ostacoli della politica teramana, vari amministratori che hanno sempre contrastato il suo sviluppo.....il problema vero è che chi ci governa ha sempre uno o più stipendi garantiti cosa molto diversa di chi si alza ogni mattina non sapendo di riportare la pagnotta a casa....non è colpa loro, è che semplicemente non possono capire. Si chiude in silenzio....tanto non importa a nessuno. grazie bruno
Il problema è ke grazie a molte genialate del Prof. Monti in 2 anni la sistuazione generale dell'italia è andata giù a picco. Teramo non fa eccezione, quindi i negozi chiudono xkè la gente spende molto molto molto molto meno. Questo è quanto, se il mercato fosse quello di 6/7 anni fa, ponte o non ponte, le attività avrebbero lavorato uguale.
non so. il singolo problema esiste chiaramente. in generale, però, vorrei dire che il commercio se fatto bene pedala al di là della politica. credo che sta crisi del commercio teramano dipenda sia dalla contingenza ma anche dal livello dei commercianti teramani altrimenti qualcuno mi spieghi perché le catene commerciali vanno avanti. forse la politica, stavolta, è in coda. credo. :)
So dell'esistenza del negozio Pelo e Contropelo in Via d'Annunzio ma nessun nome anche se inventato avrebbe potuto fare "pelo e contropelo" all'arroganza di questa amministrazione ( con la a minuscola) e del sindaco (sempre con la esse minuscola), narratore di frottole.
UNA PROPOSTA INDECENTE!!! ormai in città c'è rimasta solamente la casta dei pubblici dipendenti,quelli che il 27 ricevono puntualmente lo stipendio, a prescindere. All'interno di questa casta se ne annida un'altra di casta, quella dei "fancazzisti" (importante scuola di pensiero) praticamente quelli che timbrano il cartellino e smistano il lavoro di loro competenza agli altri. PROPOSTA INDECENTE (ma non tanto, tenuto conto che è stata recepita dalla disastrata Spagna): togliamo le t 13dicesime di costoro , creiamo un fondo per il commercio disagiato....una goccia nel deserto ma sempre una goccia......umanite .
Come residente di Piano della Lenta comunico il fallimento completo di questa amministrazione verso il nostro quartiere. Ora per accedere alla parte Ovest della città ci si impiegano come minimo dai 10 ai 15 minuti di auto. Ascoli? circa 35 minuti. Quando apriranno il collegamento veloce ci impiegheremo circa 20 minuti! Secondo voi dove andrò ancora di più? Al centro commerciale Gran Sasso oppure ad Ascoli? Buona fortuna Città di Teramo, l'importante è costruire sulle colline franose :)
La polemica sulla pedonalizzazione di via D'annunzio cosa c'entra con ponte Vezzola? Potrei dire che il commercio a Teramo va a rotoli perché i commercianti si ostinano a voler vedere passare le auto davanti ai loro esercizi, rendendo frustrante il passeggio (magari con cane al guinzaglio) e la pedalata. Dove ora c'è il negozio "Pelo e contropelo" anni fa c'era Giuliano che vendeva e riparava biciclette: se l'attività di toelettatura non dovesse essere compatibile con la paventata pedonalizzazione si potrebbe considerare una riconversione!
Purtroppo nella maggior parte dei casi politica e burocrazia sono sinonimo di impreparazione, inadeguatezza di molte persone che rivestono determinati ruoli in quanto messi lì dal sistema che + li tutela e che + più li fanno essere arroganti, presuntuosi ed onnipotenti al fine di vanegggiare il loro meglio...l'ignoranza nell'incapacità di rendere un servizio civico ed equo alla società. Peccato che poi a pagarne le conseguenze in molti casi siamo sempre noi ignari cittadini che quando chiediamo un servizio che ci è dovuto per cortesia, ci ritroviamo a risponderne sempre di persona per l'irresponsabilità delle loro azioni. Peccato che da certi comportamenti insensati possano sfociare veri e propri drammi sociali che potrebbero essere curati solo con una potente medicina ormai ritirata dal mercato in quanto invenduta...l'umiltà di comprendere.
I ritardi per l'apertura del ponte sono scandalosi!!!! Non è un problema di detrazioni se avessimo il passaggio di clienti...
Forza Giovanni. Detassaci o qui so c amari.
Una pena....io devo andare a Villa Lempa e devo fare il giro della città da un anno. Voi ci state portando via il futuro mentre ingrassate !!!!!!
Neanche stessero facendo un ponte sospeso!!!!!
Non ho neanche più voglia di indignarmi, sono talmente patetici...........