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Il caso Vincentini è risolto....grazie ad Antelli

di Giancarlo Falconi
2 minuti

La conferenza stampa del Direttore Sanitario dell'ASL di Teramo, il romano d'accento, Camillo Antelli, è stato il più classico autogol, che la storia della politica sanitaria teramana possa ricordare.
Uno stornello di Trilussa da cantina dei colli.
La storia, la favola, per giustificare il "licenziamento" del Primario di Urologia, il Professore Carlo Vicentini,  raccontata dal cantore Antelli, inizierebbe dalla mobilità passiva nel lontano 2003 ( la cui mancanza viene ricondotta al rapporto di proporzionalità degli organi dislocati nei presidi ospedalieri di Teramo, Giulianova, e Atri) nonchè dal fatto che Vicentini avrebbe scarse capacità di far crescere proporzionalmente i propri aiuti per aver svolto l'85% degli interventi.
Un dato enorme che ha permesso sicuramente al primo e secondo chirurgo di apprendere attraverso l'obbligatoria partecipazione alle operazioni.

Peccato che i media presenti non abbiano chiesto al direttore Antelli, la dislocazione geografica dei dati statistici.
Vi faccio un esempio.
Risulta essere normale che la popolazione dell'intera area geografica della Val Vibrata, anche a causa della mancanza di un riferimento urologico nel presidio ospedaliero di Sant'Omero, scelga le strutture di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, dove ci sono anche cliniche private con migliore accoglienza delle strutture pubbliche.
Peccato che i media presenti non abbiano chiesto al direttore sanitario Antelli come possa fare una simile analisi dopo aver permesso la promozione di un urologo indagato come il dott. Robimarga.
Peccato che i media presenti non abbiano rimarcato al Direttore Antelli il fatto che il Professore Vicentini è stato sempre premiato per aver raggiunto gli obiettivi prefissati dalla stessa direzione sanitaria.

Non trovate il tutto molto imbarazzante?
Ci aspettavamo una conferenza stampa del Direttore Antelli sul cambiamento dell'atto aziendale, quello condiviso e amato da tutti e che ha avuto più cambiamenti degli amori di Casanova e Rodolfo Valentino.
Per esempio il declassamento del reparto di senologia del Sindaco Medico, Maurizio Brucchi.
Ora tutto è diventato semplice...in modo da poter anche non decidere tra il medico e il politico?
Che carini.

Alla fine della giostra la Regione Abruzzo non ha licenziato il manager Varrassi per paura di un eventuale risarcimento, non può per lo stesso motivo, che ritirare questo atto aziendale perchè il professore Vicentini con i giudizi di eccellenza riconosciuti dalla stessa direzione sanitaria non può essere licenziato per il motivo opposto.
Domandina finale.
Il ricorso al TAR e un eventuale risarcimento per  danni all'immagine del professore Vicentini da chi verranno pagati?



 

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Commenti

da nessuno, volete capire che è solo una vendetta tra ex colleghi?
Ora i radicali scenderanno in campo per Antelli. Di Pannella c'è ne uno tutti gli altri sono nesssuno. Falconi scusami per loro.
Ma i "giornalisti" nostrani le domande scomode non le fanno perchè non conoscono le vicende della sanità locale, oppure temono per la loro futura occupazione? In ambedue i casi farebbero meglio a cambiare mestiere. @Candidati? Le normative vigenti non prevedono la legittimità delle vendette fra colleghi. Pertanto il professore Vicentini avrà diritto al risarcimento, che a mio parere farà bene a chiedere. Temo però che a pagare saranno i contribuenti. Certi personaggi che hanno il soldo stampato in fronte non avrebbero mai rischiato di doversi cappiare. Spero vivamente di sbagliarmi. Caro storico, "unico" è lei, perchè a Pannella della sanità teramana non glie-ne-pò-fregà-de meno... come ai suoi fidati rappresentanti locali.
I postumi di una politica sempre più marcia
Professore Vecentini gradirei che lei prendesse in considerazione la possibilita' di chiedere il risarcimento non alla ASL di Teramo ma direttamente a quelle persone che hanno firmato gli atti con superficialità e senza rispettare la normativa. La svolta che chiediamo, noi cittadini, e che tutti siano responsabili delle proprie azioni . Non si può risarcire facendo pagare sempre la collettività per evidenti errori burocratici commessi da Dirigenti che guadagnano stipendi esageratamente elevati. Spero Professore che lei per primo voglia indirizzare, la richiesta di risarcimento, direttamente ai soggetti che hanno causato il danno alla sua persona salvaguardando noi contribuenti.
Bhe magari potranno sempre dire che è colpa di un biancosarti di troppo....
tutto ciò che dice il d.s. è mistificante , in quanto questi dati sono parziali e non sono riferite alla totalità delle attività svolte , i dati per essere completi devono includre anche le attività senza ricovero , perchè non è possibile che si dia l'input a non ricoverare e a implementare le attività che non necessitano il ricovero e dopo che questo obiettivo viene raggiunto si utilizza per screditere e penalizzare e come in questo caso "licenziare " una domanda ma il d.s. quando faceva il primario di ostetrica e ginecologia come era la sua forza di "attrazione " ? a quanto pare non meglio , un'altra domanda è ma il d.s. si ricorda ancora il codice deontologico? perchè gracchia sempre male dei suoi colleghi che non sono suoi "amici" LEO
Al gracchiante dott Antelli vorrei chiedere: ma tutta questa mobilità' passiva chirurgica non è' anche alimentata da un blocco operatorio (quello del presidio di Teramo) inefficiente per carenza di personale medico (anestesisti) e paramedico, che lesina le sedute operatorie ai reparti allungando le liste di attesa per gli interventi? Come si fa a "pesare" l'attività chirurgica e l 'efficienza di un reparto senza tener conto della forzata rigidità con cui vengono concesse le sedute operatorie causa le difficoltà' delle sale operatorie che rappresentano una sorta di imbuto dove il lavoro si ingolfa? E poi perché ,oltre a scagliarsi contro i colleghi impegnati a superare diecimila difficoltà quotidiane, non ci svela il segreto delle sue brillanti e trascorse gestioni delle Ostetricie di S Omero, Giulianova ed Atri? Caro Direttore Sanitario, pur perseguendo una più' o meno giusta(???) politica aziendale, moderi i toni ed abbia un po' di pudore!! NEMO PROFETA IN PATRIA !!!