Perchè Tommaso Ginoble ha votato contro l'arresto del deputato Francantonio Genovese?
Vi ricordo le imputazioni.
Associazione a delinquere, riciclaggio, peculato e truffa.
Insieme all'onorevole Ginoble hanno votato nel file del Pd contro l'arresto di Genovese, Maria Amato, Giuseppe Fioroni, Gero Grassi, Maria Gaetana Greco e Maria Tindara Gullo.
Astenuta Paola Bragantini.
Risultato finale 371 i si contro 39 contrari.
Inutile dire che i no sono nutriti dalle file di Forza Italia.
Partito di Scajola, Dell'Utri, Cosentino e Berlusconi.
Signori Garantisti.
Ginoble avrebbe dovuto spiegare il suo no.
Avrebbe dovuto farlo con una conferenza stampa.
Avrebbe parlato di garantismo.
Una parola buona per ogni stagione.
Sta bene su tutto.
Lo stesso garantismo che avrebbe visto in carcere ogni cittadino italiano nella stessa posizione del onorevole Genovese.
Ma, allora quale potrebbe essere il motivo che ha avvicnato l'onorevole Ginoble al radical pensiero forzista?
Ci piacerebbe ascoltare l'opinione dei candidati Pd abruzzesi e teramani.
Anna Marcozzi, Luciano Monticelli, Dino Pepe e Sandro Mariani.
Ma non parleranno perchè sono in campagna elettorale.
Silenzio e allineati.
Guinzaglio e museruola.
Il buon Genovese è accusato dalla procura di Messina di essere il vertice di un'unione criminale che mediante peculato, truffe, riciclaggio e altri reati avrebbe sottratto milioni di euro di finanziamenti europei.
Milioni di euro destinati all' arricchimento personale e per il finanziamento della propria campagna elettorale.
Ora avrà modo di essere pari tra tutti e difendersi.
Ginoble no.
Lui vota no.
Sopra e al di sopra.
Posizione comoda perchè sfrutta il peso.
Lui è un privilegiato.
Immune e immunizzato dal virus orizzontale dell'uguaglianza sociale.
Ginoble è l'uomo dal fiorone in bocca.
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