Piazza Martiri ha il suo contro albero. L'Anarchia è servita. Un proemio alle vere emozioni. Teramo ha un Re Magio. Ha scelto di fare un albero di Natale con il suo modo di essere. Vive come gli pare. Sogna quello che vuole. Pensa in silenzio. Legge i giornali del giorno prima. Ruba il tempo alla luna e al sole. Ha scelto. Dio è ovunque e per un ateo diventa una visione a colori. Un albero è un insieme di pensieri e di vita. Un cassetto che si apre nella memoria del tempo. Una poesia a disegni. Un arcobaleno di calze, calzini e altra biancheria. Scorre lo scorrere davanti con il teatro dei benpensanti. La migliore televisione, il migliore dei programmi...la miseria umana. Il teatro di un'esistenza che si ripete tra banalità e copioni. Un dettato che ti lega alla societa degli acquari, quelle bolle d'acqua dove si diventa pesci rossi dalla vergogna. Un albero con tutti gli oggetti degli ultimi primi. Vu cumprà, bambini, predicatori, teramani invisibili e altre note.
Un clochard è a parte come la mancia. Un premio? No. Un omaggio? No. Semplicemente è a parte...per qualcuno di veramente importante.
Per qualcuno che alla politica dell'apparenza, alla politica dell'appartenenza, alla politica dei giochi di potere, alla politica delle televisioni, alla politica della stampa, alla politica del miglior politico, alla politica delle invidie, alla politica della buona società, alla politica delle banche, alla politica delle convenzioni non firmate, alla politica del rancore, alla politica degli auguri, alla politica che va a braccetto con l'immondizia, alla mafia dell'immondizia che sembra la politica, alla politica di un Vescovo che non si vuole dimettere, alla politica dei concorsi truccati come puttane, alla politica dei forzati, alla politica dei pettinati come la bambole...preferisce altro. L'albero dove riposano gli angeli o...dimora un Dio in cassaintegrazione.
Salute a tutti noi...
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Commenti
Domenico non vuole essere aiutato, purtroppo.