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L'Asl di Teramo spende i nostri soldi contro Vicentini

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Il Professore Vicentini, tra i migliori chirurghi urologi italiani non è più il responsabile della UOC di Urologia, dopo la scelta della Direzione Generale dell'Asl di Teramo di non rinnovare la convenzione universitaria.
Conosciamo la storia, conosciamo il comitato Varrassi sLOGGIA , nato dalla protesta dei pazienti di Urologia, che quel giorno, in reparto, contro ogni valore medico, sono stati lasciati senza il loro chirurgo e senza la possibilità di essere operati dal Professore Carlo Vicentini.
Immaginate un'estate alla ricerca di un' altra operazione, di un altro approccio psicologico. Tempo e paura.

Con la delibera 877 l'Asl di Teramo prenota 4 mila euro per opporsi al ricorso di Carlo Vicentini.
Non solo stiamo perdendo una delle più qualificate scuole di specializzazione ma spendiamo i soldi pubblici per opporci a un atto di fede e amore.
Ci sono altre parole da aggiungere?
Fino a quando il Commissario Gianni Chiodi permetterà una simile gestione della Sanità teramana?
Fino a quando l'ex Assessore alla Sanità Lanfranco Venturoni continuerà a far finta di niente?
Responsabili irresponsabili.
Tana libera a tutti....siete nascosti sotto a quel gonnellino...

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Commenti

Io non voglio. I miei soldi non posso andare contro chi mi ha salvato la vita. La vita avete capito? Quel reparto è fatto da una famiglia. Cinque stelle. Perchè? Chiodi non ho parole per descrivere quello che provo. Vergognatevi. Tutti. Dal primo all'ultimo. Quella Giunta, quei nomi non li dimenticherò mai. Non è una questione politic, vi ho votato e rimango di destra, ma un valore alla vita. Grazie a Falconi ( che mi fa pensare e che non mi ha obbligato alla firma ma è rimasto sempre con il sorriso) e a Valdo Di Bonaventura. Io ho firmato.
Per i loro consueti giochetti di potere trascurano gli interessi di chi li paga, e profumatamente: i cittadini ammalati!
Chi ha tempo vada a vedersi quannte delibere ci sono relative ai ricorsi, al pagamento degli avvovati, ecc... poi vengono a dirci che non ci sono i soldi! ma per loro i soldi ci sono vero ds ? 30,000 euro oltre lo stipendio per aver raggiunto gli obiettivi , quali? VERGOGNAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Omettendo righe e righe piene di indignazione, pongo alcuni interrogativi. Come mai l'atto non riporta il parere del direttore amministrativo? E' obbligatorio? Come mai detto direttore risulta assente? E' un'assenza giustificata? Al di là dell'eventuale obbligo giuridico del suo parere, non c'è un obbligo morale, etico di questo parere? Cosa esprime questa assenza? Un altro impegno, più giustificato? O l'assenza è voluta e maschera un dissenso non atrimenti espresso? Quali che siano le risposte questa mancanza del suo parere è scandaloso e rende l'atto NULLO sul piano morale ed etico. Un ultimo intyerrogativo è più malizioso: quando questi nostri governanti avranno, come tutti, prima o poi, problemi di prostata a chi si rivolgeranno? Sarrà bello saperlo. E anche divertente. Chiodi a chi si rivolgerà: E' un interrogativo che lascio ai posteri. O andrà anche lui fuori regione, come hanno fatto alcuni politici che gli hanno tracciato con l'aratro il solco che lui sta difendendo con la sua spada?
Incuriosito dalla nota di Serpentini, ho letto tutta la delibera (si trova ancora sull'albo pretorio on-line della Asl, per fortuna) e la storia mi è sembrata ancora più avvincente quando "preso atto che il Direttore Amministrativo e il Direttore Sanitario hanno espresso FORMALMENTE parere favorevole..." il Direttore Generale Giustino Varrassi delibera di approvare blablabla... Caro Prof. Vicentini, visto che Le contestano una formalità e dicono che Lei ha sbagliato a proporre ricorso al Tar perchè avrebbe dovuto proporlo invece al Giudice Ordinario, non può contestare altrettanto una delibera che parla di un parere espresso formalmente, che invece non c'è? Sa, tra professori universitari le formalità mi sembrano d'obbligo...
...penso che la saggezza sia un gran dono e, come diceva mia nonna, "non è per tutti ma solo per gli umili o per chi ascolta e sa ascoltare". Non si tratta di forma o formalità, di professoroni o poveri diavoli, di contesse o lavandaie la verità è che se si continua spudoratamente ad arrampicarsi sugli specchi è sicuro che si finisce per scivolare e, non ci vuole una fine saggezza certosina per concordare che se si persevera a camminare su un pavimento saponoso è certo che si cade rovinosamente. Ormai siamo abituati a comportamenti insensati, ad affermazioni confutate, a conigli che escono ... dai cilindri, ad agnelli che si fanno lupi, a ricette miracolose, a firme che scompaiono e personaggi che riappaiono, a primari rimpianti ed altri di cui (per loro stessa affermazione) non si nota la loro partenza o la loro assenza, in un turbinio di calunnie, mezze verità e mezze bugie. Sembra di vivere una scadente, banale e stucchevole fiction di Rete 4!!!